Testimonianza raccolta
in occasione della pubblicazione del libro “I motori di Milano. Tute blu per il secolo veloce”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi),
2013
Sono nato a Milano in via San Mamete n. 34 il 22.9.1930.
Ho iniziato ad impegnarmi nella Democrazia Cristiana nel 1945, ’46 in Forze Nuove. Il mio impegno è nato con la politica. Lì ho conosciuto i sindacalisti Calvi, Seveso, Chiamenti. Alle prime elezioni del ’46 avevo 16 anni e ho rischiato parecchio, non potevo fare lo scrutatore perché bisognava essere maggiorenni e così ho fatto il rappresentante di lista. Con la fascia della Dc sul braccio in quegli anni non era facile. Nella scuola di Crescenzago tutti gli amici di mio papà gli dicevano: ma tuo figlio cosa fa? Mio papà era comunista, un militante iscritto alla sezione del Pci di Crescenzago. Lavorava alla Ercole Marelli e a fine ’49 hanno occupato l’azienda per tre mesi, alla conclusione della vertenza è stato licenziato.
Quando c’è stato l’attentato a Togliatti, mio padre mi ha detto che non avrei dovuto andare a lavorare. Io invece sono andato. Il pomeriggio la responsabile della Cooperativa di Cresenzago, madre Eugenia Picco, mi ha chiesto di andare con lei per misurare i terreni per la costruzione del nuovo oratorio, poi è successo che Bartali ha vinto il Tour de France contro Robik e mio papà non mi ha più detto niente.
Con la Dc mi sono iscritto subito anche alle Acli. E dalla politica sono arrivato al sindacato.