domenica 30 agosto 2020

La Cisl nel 2014

I fatti salienti di un anno di vita della Cisl. Contributo pubblicato nell'Annuario del lavoro del 2014 

La notizia giunge inattesa nel pomeriggio del 23 settembre. Dopo sedici anni in segreteria nazionale, nove dei quali come segretario generale, Raffaele Bonanni lascia la guida della Cisl. “La mia scelta scaturisce dalla necessità di avviare una rimodulazione dell'assetto organizzativo della Cisl con una discussione aperta – spiega il giorno successivo formalizzando le sue dimissioni -. Una decisione frutto di una meditazione profonda e non perché siano mancati fiducia e consenso di tutto il gruppo dirigente”.
Già pronto il successore, Annamaria Furlan, eletta segretario generale aggiunto il 24 giugno. L’investitura di Raffaele Bonanni era stata quanto mai esplicita: “E' una scelta per dare più forza e continuità alla gestione dell'organizzazione - ha sottolineato quel giorno - nel modo più equilibrato possibile e in piena unità interna. Furlan è la persona giusta, che con il suo comportamento coerente e il suo lavoro di questi anni rappresenta la garanzia di una continuità dell'azione politica e sindacale della Cisl”. Dall'8 ottobre la Furlan è il nuovo segretario generale, votata all'unanimità, prima donna alla guida della Cisl.

mercoledì 19 agosto 2020

ANTONIO PIZZINATO 2 - Cgil - Ricordo di Pierre Carniti

Intervista realizzata per il volume “Pensiero, azione, autonomia. Saggi e testimonianze per Pierre Carniti”, a cura di Mario Colombo e Raffaele Morese, Edizioni Lavoro, Roma, 2016 

L’unità d’azione come fattore di cambiamento 
Hanno solo quattro anni di differenza e un percorso sindacale e politico simile, se non parallelo. Sindacalisti a Milano, l'uno nella Fim e l'altro nella Fiom, e a Roma, l'uno segretario generale della Cisl, l'altro della Cgil. Inizialmente su fronti avversi, sono stati attori di un cammino unitario che ha segnato l’esperienza sindacale dei metalmeccanici milanesi e non solo. Su posizioni aspramente contrapposte in occasione dell’accordo di San Valentino e il successivo referendum, ad un certo punto del loro lungo cammino si sono ritrovati contemporaneamente parlamentari, eletti nello stesso partito, l'uno in Europa e l’altro in Italia. Ma se nel periodo dell’attività politica sono state scarse le occasioni di incontro, è essenzialmente negli anni milanesi che nasce e si rafforza un rapporto che è vissuto di significative battaglie sindacali unitarie per la tutela dei lavoratori e la conquista di nuovi diritti oltre che dell’impegno comune contro terrorismo e stragi nere. 

venerdì 14 agosto 2020

BRUNO ZANNONI - Petrolchimico di Ferrara

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono un perito chimico. Ho sempre lavorato in Montecatini, il primo anno l'ho passato a Milano dove venivano inviati i neoassunti e c'era un centro di formazione dove si insegnavano i primi approcci al mondo del lavoro, poi sono stato trasferito a Ferrara. Ho sempre lavorato in laboratorio ma con funzioni diverse, inizialmente facevo l'analista poi ho fatto altro e alla fine ero responsabile della qualità e della sicurezza. Durante la mia attività di lavoro a 24, 25 anni ho fatto una trasferta di due anni in Romania a “mettere in marcia” un nuovo impianto e negli ultimi anni sono stato continuamente in trasferta negli impianti in Italia. Sono stato assunto a 19 anni e sono uscito a 61.

ANDREA VOLPI - Distretto delle guarnizioni - Basso Sebino (Bg)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono l'ultimo di dodici fratelli. Mio padre era contadino. A quattordici anni ho iniziato a fare dei lavoretti, in fabbrica sono entrato nel 1968 alla Stoppani, un'industria di vernici di Sarnico che purtroppo dopo 110 anni di attività ha chiuso. Ero un operaio qualificato e facevo il miscelatore. Sono rimasto in quell'azienda fino al 1979. Dopo sei mesi che ero in fabbrica è entrata in vigore la legge 300, sono stato eletto nel primo consiglio di fabbrica e ho iniziato la mia attività sindacale, poi sono stato eletto nel consiglio generale della Federchimici di Bergamo e nel 1979 sono uscito come distaccato a fare esperienza sindacale nella zona di Grumello come operatore orizzontale.

giovedì 13 agosto 2020

RENATO VALLINI - Fistel, Cisl - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

Sono nato il 3 agosto 1943 a Limbiate dove i miei erano rifugiati a causa dei bombardamenti, sono laureato in Economia e commercio. Mio padre era un artigiano e mia madre un'impiegata che con l'arrivo dei figli è rimasta a casa. Il livello culturale era discreto, in casa qualche libro c'era e la famiglia era di cultura laica. 

Ho iniziato a lavorare nel 1959, a sedici anni. Mio padre è morto nell'agosto di quell'anno e io a settembre sono stato assunto come apprendista alla Rinascente grazie ai buoni uffici di un vicino di casa. In Rinascente sono rimasto due anni, nel frattempo continuavo a studiare ragioneria alla sera all'Istituto Cattaneo.

mercoledì 12 agosto 2020

GIANCARLO VAROTTI 2 - Pirelli Sapsa e Bicocca - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho fatto la terza media e poi ho frequentato cinque anni di corso per meccanico all'interno dell'Abbazia di Pomposa. Dormivamo nelle cellette dei frati e mangiavamo nel refettorio. Avevamo lezioni in aula il mattino e di pomeriggio facevamo pratica sui trattori mastodontici che spianavano le dune del delta padano per dare la terra ai contadini quando nel 1950 venne avviata la riforma Fanfani dell'agricoltura. C'erano gli anziani che ci insegnavano a guidare quelle grosse macchine e in officina a fare la manutenzione e le riparazioni. Finita la scuola siamo stati occupati a eliminare le dune alle dipendenze della Società bonifiche terreni ferraresi che nel 1951 è diventata Ente delta padano di cui mio papà era il direttore generale. La sede era nel castello di Mesola.

DOMENICO TRUCCHI - Segretario gen. Federchimici e Flerica

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho compiuto ottant'anni, sono nato a Imperia. Nel 1980 sono stato eletto segretario generale di Federchimici che nel 1981, con l'unificazione con l’energia, è diventata Flerica e quindi sono stato il primo segretario della nuova categoria e lo sono stato fino al 1986. Incarico che ho lasciato per entrare in segreteria della Cisl. Vengo dal settore metalmeccanico, lavoravo alla Piaggio ed ero stato eletto rappresentante degli impiegati, ma in seguito alle vicende interne alla Cisl e agli schieramenti che si erano formati i chimici mi hanno proposto di andare a Roma, ma io ho risposto di no perché non volevo lasciare né il mio posto di lavoro né il mio mare. Per convincermi sono andati anche da mia moglie e alla fine mi sono trasferito con la moglie e la figlia che aveva due anni. A Roma inizialmente mi sono occupato un po’ di tutte le emergenze della chimica degli anni Settanta.

martedì 11 agosto 2020

ALESSANDRO TAVERNA - Raffineria di Sannazaro - Pavia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho fatto la terza media, poi ho frequentato la scuola alberghiera e nel 1967 sono stato assunto alla raffineria Eni di Sannazaro de' Burgondi. La scuola alberghiera mi piaceva e ho lavorato sei mesi in Germania in un grande albergo di Francoforte, ma siccome abitavo a Sannazaro ho fatto domanda in raffineria. Tornato a casa per le ferie mi hanno chiamato e così ho scelto di fermarmi. Sono stato assunto come analista in laboratorio, poi siccome dovevo fare ancora il servizio militare, dopo un anno e mezzo sono partito e al rientro sono stato spostato al movimento prodotti, nel reparto dove si caricavano i camion e le ferrocisterne e sono rimasto lì per 34, 35 anni, fino a quando sono andato in prepensionamento nel novembre 2001.

GIOVANNI SPUNTON - Cisl - Pavia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

Sono nato a Pavia il 12 novembre del 1932, ho frequentato solo le scuole elementari. Mio padre era sindaco di Taglio di Po, era amico di Giacomo Matteotti, al tempo del fascismo ha dovuto scappare in Francia, rientrando in Italia si è fermato a Pavia. Lavorava a Vercelli in una drogheria e di fatto abitava là e veniva a Pavia una volta al mese. Mia mamma faceva la cuoca presso la caserma dei carabinieri e io e i miei fratelli non abbiamo mai patito la fame durante la guerra perché lei portava a casa da mangiare dalla caserma. Era una famiglia laica, mio padre era socialista e anticlericale, sono stato io che negli anni ho portato la mia famiglia vicino alla chiesa. Le mie sorelle avevano nomi particolari Saida, Didi, Teller, Alaska.

lunedì 10 agosto 2020

SEBASTIANO SPAGNA - Petrolchimico di Priolo - Siracusa

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono un perito chimico. Mio padre era un artigiano e io ero indeciso se seguire la sua strada oppure mettermi a studiare, ma poi mi sono iscritto all'Istituto chimico e mi sono diplomato. Nel novembre del 1968 sono stato assunto come impiegato, assistente e poi responsabile tecnico di impianti, nel settore raffinazione dalla Sincat, Società industriale catanese, che più avanti è entrata a far parte di Montedison. L'area è quella di Priolo, Melilli e Augusta.

ANTONINO SCALFARO - Priolo - segretario generale Flerica

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho lasciato gli studi di ragioneria per entrare alla Sincat, azienda del gruppo Edison, a Priolo, una frazione di Siracusa. Ho fatto un corso di sei mesi all'interno della fabbrica e sono stato assunto nel 1960 come analista chimico. Per tre anni ho fatto un po' di laboratorio di ricerca. Nel 1965 sono stato eletto segretario della Sas e nel 1966, dopo aver fatto il campo scuola della Cisl a Ortisei, sono andato al Centro studi di Firenze. Al rientro sono entrato in segreteria della Federchimici come operatore.

domenica 9 agosto 2020

TOMMASO SALVATO - Petrolchimico di Mantova

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono un perito industriale con specializzazione in chimica industriale. Subito dopo il militare ho fatto domanda alla Montedison e mi hanno chiamato alla sede di Milano, in Foro Bonaparte, per un colloquio, poi sono stato sottoposto a una visita medica e dopo qualche tempo mi hanno comunicato che mi avrebbero ammesso a un corso di formazione residenziale della durata di tre mesi presso la scuola che l’azienda aveva in via Hayek a Milano. Era il 1° ottobre 1968, eravamo tutti periti chimici e il corso in pratica era un approfondimento delle nostre competenze, in più c'erano esperienze di laboratorio. A conclusione del corso, il 2 gennaio 1969 sono stato assunto al Petrolchimico di Mantova, dove sono stato inserito in addestramento in un reparto di produzione affiancato a un tecnico.

LORENZO ROTA - Fim, Filta – Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016 

Sono nato a Milano 12 marzo 1935, in via Milazzo. Poi ci siamo spostati in via Vigevano, parrocchia di Santa Maria al Naviglio, zona Porta Genova, e lì ho frequentato l'oratorio. Ho frequentato la scuola dell'obbligo. E basta. Terminata la scuola dell'obbligo non avendo vocazione allo studio ho fatto l'avviamento professionale di tre anni.

giovedì 6 agosto 2020

LUIGI ROVEDA - Direttore del personale Bayer - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho iniziato a lavorare alla Pomini Farrel che aveva 1.500 dipendenti e adesso ne ha circa 250. Dopo il primo anno e mezzo in cui ho fatto l'analista d’organizzazione, però partecipando attivamente all'autunno caldo dei metalmeccanici, ero anche nel consiglio di fabbrica come rappresentante degli impiegati, di fatto mi sono sempre occupato di personale. All'inizio, nel periodo 1971-1974, come assistente del direttore personale in un'azienda metalmeccanica di Milano un pochino complicata, in cui c'erano anche le Brigate rosse, occupandomi di temi prevalentemente organizzativi e di sviluppo. Poi ho cambiato e nel 1974 sono andato in un'azienda americana che si occupava di diagnostici come direttore personale, anche se in una dimensione piccola. 

SERGIO PIZZI - Agip - Raffineria di Rho (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho iniziato a lavorare a diciotto anni in una piccola fabbrica a Milano che faceva prodotti per la marina, assunto come operaio addetto al controllo dei pezzi. Quando mi sono reso conto che il personale di quell'azienda andava a fare il servizio militare in marina, che era più lungo, mi sono licenziato e sono andato a lavorare in un'altra piccola fabbrica, una torneria che lavorava pezzi metallici. Allora anche se eri preparato ma eri giovane non contavi, ciò che aveva valore era l'esperienza degli anziani.

mercoledì 5 agosto 2020

ANDREA PISCITELLI - Dir. relazioni sindacali Federchimica

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

La chimica ha molti settori merceologici e molto eterogenei. Però, se pure siamo così diversi, sui temi sindacali siamo compatti. Tutti i settori che ci compongono e le tipologie di imprese, grandi e piccole, sostengono una impostazione di relazioni industriali partecipative che nasce da un metodo che abbiamo dagli anni Settanta. Tutte le cose che facciamo sul fronte sindacale, sul fronte contrattuale nascono dal basso. C'è un forte coinvolgimento delle imprese attraverso dei comitati, dei gruppi di lavoro. Partiamo dalle esigenze delle imprese, tutto quello che facciamo è da lì che prende avvio, con una capacità di mediare tra esigenze che sono oggettivamente diverse. Credo però che il nostro contratto sia riuscito a soddisfare un po' tutti, anche perché è molto flessibile e lascia molto spazio alla contrattazione aziendale.

AUGUSTA RESTELLI - Filta, Cisl - Varese, nazionale

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

 

Sono nata nel 1938 a Saronno e ho frequentato solo la quinta elementare, poi mi sono fatta una mia cultura. Le mie amiche erano tutte laureate, io non ho potuto studiare perché a casa mia soldi non ce n'erano. La mia era una famiglia operaia e io ho lavorato per dieci anni nella stessa fabbrica dove erano occupati i miei genitori, la De Angeli Frua. Mamma ha lavorato fino al secondo figlio. Lei stampava i tessuti con il tampone a mano, mio padre invece era occupato al finissaggio e a quarant'anni era già malato di asma bronchiale cronica. Mio fratello maggiore, il maschio di famiglia, doveva studiare. Mentre io, compiuti i quattordici anni, ho dovuto andare a lavorare. Mia madre mi ha accompagnato da un medico e gli ha detto: “Le dia qualcosa per i suoi pianti interminabili perché questa mi fa impazzire”.

martedì 4 agosto 2020

ARCANGELO PASCALE - Pirelli Bicocca - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

A quindici anni me ne sono andato da casa e sono andato a Pompei a fare il cameriere poi, siccome mio zio era andato in Germania, a diciotto anni l'ho raggiunto. Lì ho lavorato per otto mesi in un'azienda del gas. L'anno successivo sono andato in Svizzera a lavorare insieme a un amico, avevo diciannove anni e sono stato assunto come aiuto muratore, poi siccome ero sveglio mi hanno messo ad azionare la gru. Lavorare all'estero però non mi piaceva. La domenica compravo il Corriere della Sera e ho visto che sia Pirelli che Fiat facevano delle assunzioni e allora ho fatto la domanda in Pirelli.

NICOLA MESSINA - Direttore relazioni sindacali Federchimica

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Mi sono trovato per circostanze strane ad assumere la direzione delle relazioni industriali di Aschimici nel 1972. E' stata un'occasione particolare, ero senza una struttura, dato che quella preesistente era andata via. Io ero vergine di relazioni industriali e ho trovato un ambiente vergine, praticamente il vuoto. C'era solo un giovane funzionario ma mancava uno staff, non ero affiancato a qualcuno, per cui mi sono dovuto inventare delle modalità di operare. Questo secondo me ha favorito la nascita di esperienze piuttosto nuove rispetto al passato. Tra l'altro la chimica, che occupava oltre 200mila persone, nel 1969 aveva avuto momenti di conflittualità significativi in occasione del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

lunedì 3 agosto 2020

GIANLUIGI TODESCHINI - Cisl - Lecco

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lavoro e cristianesimo. Un problema aperto”, di Sandro Antoniazzi e Costantino Corbari, Jaca Book, Milano, 2019

Nato l’8 agosto 1954 a Lecco dove vive. Cresciuto in oratorio, ha iniziato a lavorare a quindici anni impegnandosi presto nell’azione sindacale. E’ stato segretario generale della Cisl di Lecco. Collabora con l’Ufficio diocesano della  pastorale sociale e del lavoro.

Mia mamma mi ha educato con l’esempio di un cattolicesimo vissuto. Abitavamo in un quartiere periferico della città, ma ho frequentato l'oratorio centrale di Lecco insieme ai miei compagni di scuola. In oratorio, nei gruppi degli adolescenti, ho fatto l'esperienza della Giac che nasceva in quegli anni. Una bella esperienza che mi ha aiutato nelle scelte negli anni successivi. Nel gruppo solo in due abbiamo iniziato a lavorare presto, tuttavia le proposte, le riflessioni che facevamo insieme mi hanno aperto le porte all’attenzione sui temi sociali.

CESARE REGENZI - Filca, Cisl - Brescia, Lombardia, nazionale

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

 

Sono nato l'8 settembre 1942 a Provaglio d'Iseo, sono cresciuto in città a Brescia e sono tornato lì più tardi. Sono figlio di contadini, i miei lavoravano un po' di terra, poi sono diventati gestori di una trattoria, quindi fruttivendoli. La mia è stata una formazione cattolica anche se mia madre era esplicitamente socialista, mio padre anche, ma molto meno deciso. Mio padre era del ‘16, aveva fatto sette anni di militare e soprattutto nel dopoguerra, quando ero ragazzino, era disamorato di tutto. Col tempo piano piano ha ripreso a pensare e anche a impegnarsi. La famiglia era sostanzialmente socialista e di formazione cattolica. I salesiani e l'osteria sono stati e miei luoghi di formazione. Soprattutto in trattoria la frequentazione era ampia, era in una zona di Porta Venezia. Al mattino alle cinque arrivavano gli operai della Wuhrer a bersi il grappino e si chiudeva all'una di notte.

domenica 2 agosto 2020

MARIO MAGGIONI - Pirelli Bicocca - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Dopo la terza media ho frequentato per tre anni l'Istituto Piero Pirelli e poi ho fatto la scuola serale di perito elettronico. I corsi della scuola Pirelli duravano undici mesi e la scuola era di otto ore al giorno. Dopo il diploma mi sono iscritto all'università di Trento ma non ho mai frequentato perché nel frattempo ero entrato nell'esecutivo del consiglio di fabbrica e non ho più avuto il tempo per studiare.

CARLO REGAZZI 2 - Fim (Falck Sesto San Giovanni) - Bergamo

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

 

Sono cresciuto in una famiglia operaia, mio padre era operaio alla Italcementi di Calusco. Ho fatto l’avviamento industriale e ho iniziato a lavorare a 14 anni a Milano, nell’azienda di rubinetterie Frattini. Dopo un anno di apprendistato, passo alla Prot, una fabbrica di imbottigliamento.

sabato 1 agosto 2020

CARMELA TASCONE - Cisl - Varese

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lavoro e cristianesimo. Un problema aperto”, di Sandro Antoniazzi e Costantino Corbari, Jaca Book, Milano, 2019

Nata a Saronno il 27 maggio 1955, abita a Rovello Porro in provincia di Como. E’ stata segretaria dei tessili Cisl di Como e regionale, poi ha lasciato il sindacato e per quattro anni, dal ‘94 al ’98, è stata direttore della Fondazione San Carlo, per tornare poi alla Cisl di Varese con diversi incarichi fino alla segreteria generale. Ha collaborato con la pastorale del lavoro diocesana. Oggi è impegnata nelle Acli e in politica.

Provengo da una famiglia religiosa, più praticante mia madre che mio papà. Il mio percorso di formazione è avvenuto in oratorio e in Azione cattolica. L'oratorio l’ho frequentato per parecchi anni, partecipavo ai gruppi di Azione cattolica e sono stata impegnata a livello decanale. C'era un sacerdote che mi spingeva all’impegno sociale e mi ha fatto uscire dalla logica dell'azione solo pastorale. Poi, avendo iniziato a lavorare in fabbrica a quattordici anni e toccato con mano i problemi all'interno dell'azienda, le due cose si sono sposate.

GIANNI QUOLIBETTI - Flaei – Milano, Lombardia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

 

Sono nato il 28 aprile del 1944 a Premia, allora in provincia di Novara, oggi nella provincia di Verbania Cusio Ossola. Sono diplomato geometra frequentando la scuola serale.

La nostra era una famiglia religiosa, mia mamma moltissimo, mio papà pure anche se in un suo modo molto riservato. Io ho avuto una educazione religiosa. Mio papà ha fatto il servizio militare durante la seconda guerra mondiale, ma per una disavventura accaduta subito all'inizio in uno scontro con i francesi è finito in ospedale e ha evitato tutte le peggiori vicende successive. Alla fine della guerra ha ripreso il suo lavoro, faceva i turni in una centrale idroelettrica.