venerdì 5 gennaio 2024

La Cisl nel 2023. Annuario del lavoro

La Cisl crede profondamente nelle ragioni del confronto, non abbandona a cuor leggero i tavoli, neppure con il governo di destra, avendo come obiettivo il miglioramento dei provvedimenti e il raggiungimento dei risultati per cui si batte. Per il segretario generale Luigi Sbarra “lo sciopero è sbagliato”. Più volte durante l'anno si ripete più o meno simile lo stesso rito. Mentre la Cgil spinge per proteste sempre più dure, fino allo sciopero generale, la Cisl, pur consapevole delle difficoltà, punta al confronto con l'esecutivo.
Il 2023 cislino è caratterizzato in particolare per la campagna nazionale di raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione “che deve diventare – sottolinea il leader dell’organizzazione – diritto fondamentale dei lavoratori e dei cittadini, leva centrale di un progresso socialmente sostenibile verso una prospettiva di vera democrazia economica”.

Dove ci eravamo lasciati? Puntuale come la caduta delle foglie, ecco in autunno lo sciopero della Cgil contro la manovra di bilancio. E, quasi automaticamente, ecco il deciso no della Cisl alla protesta. “Sbagliato il ricorso allo sciopero, ora servono dialogo e confronto”. E’ stato così nel 2021, lo abbiamo visto nel 2022, e il rito, è ormai quasi certo mentre scriviamo, si ripeterà anche quest’anno.
Ma facciamo un passo indietro. “Migliorare la manovra, contrattare le riforme” è lo slogan dell'assemblea nazionale dei delegati che la Confederazione convoca a Roma il 15 dicembre ’22 per ribadire il giudizio articolato sul disegno di legge di bilancio e incalzare governo, gruppi parlamentari e partiti a cambiarlo. 

domenica 10 dicembre 2023

Esperienze di confine. Il comprensorio Valle Camonica-Sebino

Il Comprensorio sindacale unitario Valle Camonica Sebino (dal 1981 agli anni 2000). Nei Quaderni della Fondazione A. J. Zaninoni

L'esperienza del sindacato: una narrazione condivisa tra ricordo e confronto. La raccolta delle testimonianze, a cura di  
Costantino Corbari. Darfo, 27.7.2023 

Buongiorno a tutti e grazie per questa occasione che mi permette di ritornare in un'area che ho frequentato ormai un po’ di anni fa. Un territorio ricco di esperienze, di storie e di vicissitudini umane e sindacali in particolare, che mi hanno sempre appassionato. Io ho un compito un po’ difficile, perché mi è stato chiesto di rivolgere una serie di domande a queste persone, tutti dirigenti sindacali di grande esperienza, cercando di far emergere tutto ciò che è ricco e bello di questa esperienza.
I Comprensori sindacali hanno una storia interessante. Sono nati nel 1981, guarda caso quando la Regione Lombardia approva una Legge che cancella i Comprensori istituzionali, e questo è già significativo: il sindacato ci ha messo dieci anni per arrivare a costruire i suoi, la Regione ne ha impiegati quasi dieci per cancellarli dopo averli immaginati. L'idea era quella di portare il territorio più vicino alle persone, ai bisogni, alle esperienze di lavoro, di impresa, sociali. E il sindacato ha proseguito su questa strada. 

lunedì 6 novembre 2023

G.B. Cavazzuti. La vicenda umana e sindacale

La collana "fonti e materiali" di BiblioLavoro dedica un nuovo volume a Gian Battista Cavazzuti "sindacalista senza confini", edito in collaborazione con la Fondazione Giulio Pastore. La pubblicazione, a cura di Costantino Corbari e Rita Pavan, riunisce storie, testimonianze e documenti che illustrano i momenti più significativi della sua esperienza  umana e sindacale. 

Gian Battista Cavazzuti (Modena, 1930 - Vimodrone, 2022), si avvicina al sinda­cato nel 1949 sotto le bandiere della Lcgil. Dal 1950, con la Cisl. trova un maestro capace e autorevole in Ermanno Gorrieri. Nel 1955/1956 partecipa al Corso per di­rigenti al Centro studi confederale di Firenze. A seguire, la Confederazione lo invia sul campo e in meno di un lustro passa da Modena a Pavia, all'Unione provinciale di Milano prima sul combattivo fronte di Sesto San Giovanni poi nella vivace realtà di Monza, oltre a una breve e sfidante esperienza ad Aosta. Nell'aprile 1962 entra in segreteria nazionale Fim, incarico che lascia nel 1970. Col nuovo decennio inizia a collaborare con l'Ufficio relazioni internazionali Cisl. Nel 1990 lascia Bru­xelles e, per un decennio, collabora con la Cisl Lombardia. 

Una lunga esperienza sindacale, quella di Cavazzuti, tutta percorsa all'interno della Cisl, sempre con grande disponibilità a cambiare sedi e ruoli, fatta salva la sua libertà di dissenso nel valutare azioni, linee politiche, uomini. Un buon esempio di come si possa e si debba fare sindacato, anche oggi.

sabato 5 agosto 2023

Labour Film Festival, edizione 2023

Cinema e lavoro, dal 4 settembre torna il labour film festival: 27 opere, tra cortometraggi, documentari e film, dedicati ai temi del lavoro, dell’ambiente e del sociale. Un'iniziativa Cisl Lombardia, con Acli regionale e Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni

Diciannovesima edizione per il Labour Film Festival, la rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro promossa da Cisl e Acli Lombardia con il Cinema Rondinella, che quest’anno si terrà dal 4 settembre al 12 ottobre.
Primo in Italia, uno dei quattro più importanti nel panorama europeo, ritorna ad aprire la stagione del Cinema Rondinella.
I focus della diciannovesima edizione sono molteplici, in particolare: lavoro minorile e dispersione scolastica in Italia; lavoro e cambiamenti climatici nel sud del mondo; il rifiuto del lavoro e la nuova era del “dopo lavoro”; le eccellenze italiane nel mondo del lavoro all’estero con lo storytelling “Italiani di Frontiera” di e con Roberto Bonzio.
Il festival anche quest’anno ripropone la formula articolata su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, ai documentari, e Labour Film, i lungometraggi di fiction.
Complessivamente, il programma prevede ben 22 appuntamenti, 27 pellicole e diverse serate speciali, con l’intervento di registi ed esperti: tra gli altri Gigi Mecchia, attore protagonista del film di Alessandro Comodin Gigi La Legge; i registi Alberto Gottardo e Francesca Sironi per il film Fortuna Granda; il regista Erik Gandini per il film After Work; il regista Antonio Tibaldi per l’anteprima del film Gorgona. Chiuderà la rassegna il Labour Short Award, la serata dedicata ai corti con il Premio del Pubblico e il Premio della Giuria composta da studenti under 18.

giovedì 9 febbraio 2023

La Cisl nel 2022

Il 2022 è un anno segnato da una profonda divisione sindacale. Da una parte la Cisl e dall'altra la Cgil e la Uil che sui temi più generali e il rapporto con il governo marciano su binari così lontani come non si vedeva dagli anni '80. Contemporaneamente, però, rinnovano insieme molti contratti, nazionali e aziendali. Il XIX congresso della Cisl conferma Luigi Sbarra alla guida della confederazione e le tradizionali idee di sindacato che caratterizzano la Cisl. 

 “Fatico a capire Landini”. E’ luglio, il governo Draghi si avvicina alla conclusione del suo percorso e il segretario della Cgil sembra annunciare una discesa in campo del sindacato perché c’è “una rottura tra lavoro e politica”. Quando in un qualsiasi rapporto un partner afferma che non comprende più l’altro significa che ci si sta avviando alla rottura. E così avviene. Sbarra, che non condivide le critiche del collega all’azione dell’esecutivo, esplicita la difficoltà a comprenderne le ragioni e ne approfitta per puntualizzare la differente idea di sindacato che anima la sua organizzazione: “Il modello sindacale a cui si rifà la Cisl è quello di una soggettività politica autonoma, che non vuole sostituirsi ai partiti di qualunque colore o surrogare il loro ruolo e la loro rappresentanza fuori e dentro il Parlamento”.

domenica 8 gennaio 2023

Teresio Ferraroni (3): l'unità sindacale

Conversazioni con Mons. Ferraroni. Interviste fatte in occasione della realizzazione del libro "Lo sciopero di Giacomo" (1995) e del video per i 50 anni della Cisl di Lecco "Vietato calpestare le idee" (2000).

Non c'erano altri nuclei di lavoratori organizzati nelle fabbriche lecchesi, oltre ai raggi. Gli ideali più diffusi erano quelli marxisti. Quest'idea largamente accolta non creava l'urgenza di dare vita a nuovi gruppi. Era quasi scontato che gli operai seguissero il movimento comunista e socialista e questo sorse più come organizzazione cittadina che non localizzato nelle diverse aziende, come avvenne invece per i raggi. C'erano i gruppi partigiani, certo, i Gap. Nascevano con un obiettivo molto preciso: cacciare i tedeschi, riconquistare la democrazia. E il movimento operaio lecchese sostenne i sacrifici per la battaglia di liberazione cominciata nell'autunno del 1943. Ed ebbe i suoi deportati, i suoi morti nei campi di concentramento tedeschi.

giovedì 29 dicembre 2022

Teresio Ferraroni (2): i raggi bianchi

Conversazioni con Mons. Ferraroni. Interviste fatte in occasione della realizzazione del libro "Lo sciopero di Giacomo" (1995) e del video per i 50 anni della Cisl di Lecco "Vietato calpestare le idee" (2000).

Fascismo. Guerra. Resistenza. Liberazione. Lecco, con le sue fabbriche e i suoi lavoratori, visse quei momenti con intensità, ma anche con una certa pacatezza. Negli anni '40 era un borgo che si avviava a diventare città. Era stata definita tale, anche se in realtà era un agglomerato di rioni. Anche nel linguaggio era così: si andava al Castello, ad Acquate, ad Olate o Maggianico. Quelli venivano a Lecco. Un posto vivibile, anche bello se vogliamo, classica città di provincia dove nulla di grande c'era. Anche le passioni politiche risentivano di questo clima. Ne entusiasta del fascismo, ne presa da una rivoluzionaria volontà antifascista, si era avviata al cambiamento con discreta tranquillità.
Nel 1940 a Lecco era arrivato un giovane sacerdote. Pensava di essere di passaggio e invece vi rimase fino al 1958. Nato nel 1913, a Gaggiano, nella periferia milanese, era stato ordinato prete il 6 giugno del '36. Anno d'oro del fascismo. L'anno dell'impero.

lunedì 19 dicembre 2022

Teresio Ferraroni (1): prete dei partigiani e dei lavoratori

Qui di seguito la biografia di mons. Teresio Ferraroni, ricostruita sulla base di due interviste che ho realizzato in occasione della pubblicazione del libro "Lo sciopero di Giacomo" (1995) e della produzione del video per i 50 anni della Cisl di Lecco "Vietato calpestare le idee" (2000).  La biografia è integrata con informazioni raccolte in rete.                                                                            Completano i materiali relativi a mons. Ferraroni le sue testimonianze sull'esperienza dei raggi bianchi e dell'unità sindacale a Lecco tra gli anni '40 e '50 del secolo scorso.

Nato a Gaggiano, in provincia di Milano il 8 dicembre 1913, è ordinato sacerdote il 6 giugno 1936 a Milano dal cardinale Ildefonso Schuster.
Dopo l'ordinazione diventa insegnante di lettere presso il seminario di San Pietro martire a Seveso. Nel 1937 è inviato a Roma come studente di diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ottiene la laurea.

Lecco
Rientrato in diocesi, nel 1940 diventa insegnante a Lecco, presso il Collegio arcivescovile Alessandro Volta e l'istituto tecnico per ragionieri "G. Parini", e svolge il ministero pastorale nel santuario di Nostra Signora della Vittoria.
Ferraroni ha legato il proprio ministero al mondo del lavoro lecchese.

martedì 2 agosto 2022

Labour Film Festival 2022, diciottesima edizione

Grecia, Spagna, Canada, Messico, Francia, ma anche Buthan e Congo, oltre che Italia. Acquista sempre più una dimensione internazionale il Labour Film Festival. Giunto alla diciottesima edizione, propone produzioni provenienti da quattro continenti. A testimonianza dell’universalità del tema del lavoro e della sua centralità per numerosi autori pur appartenenti a differenti culture cinematografiche.
La consolidata rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro, promossa da Cisl e Acli Lombardia con il Cinema Rondinella, quest’anno si terrà dal 5 settembre al 13 ottobre, sempre a Sesto San Giovanni.
Il programma prevede 20 appuntamenti, 25 pellicole e diverse serate speciali, con un focus rivolto al lavoro giovanile precario e sottopagato.
Il festival anche quest'anno ripropone la formula articolata su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, ai documentari, e Labour Film, i lungometraggi di fiction. Chiuderà la rassegna il Labour Short Award, la serata dedicata ai corti.
Vedi i Contributi nella pagina dedicata al Labour. 

giovedì 12 maggio 2022

Il lavoro di ieri e di oggi nello sguardo di Uliano Lucas

Dentro il lavoro. L’Ilva di Taranto, 1980. Iseo Serrature, 2019
Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo. Dal 14 maggio al 25 settembre

Uliano Lucas ha raccontato per quasi cinquant’anni le realtà del lavoro, in Italia e all’estero, considerandola la prospettiva privilegiata per comprendere un Paese, la sua economia, la sua cultura, il grado della sua civiltà. Il percorso espositivo propone due momenti di questa lunga indagine “dentro il lavoro”: un reportage realizzato nel 1980 all’interno dell’Ilva di Taranto (al tempo Italsider) e un racconto sull’industria Iseo Serrature, del 2019.
Ne emerge un viaggio attraverso gli spazi della fabbrica e quanti, uomini e donne, in quegli spazi lavorano, tra continuità e trasformazioni.
Sulla copertina dei libri "Autonomia e contratti" e "Non serve stare sui tetti" fotografie di Uliano Lucas.