
Cinema e lavoro, dal 1 settembre
torna il Labour Film Festival giunto alla ventunesima edizione.
31 opere filmiche, tra cortometraggi, documentari e fiction e uno spettacolo
teatrale, dedicati ai temi del lavoro, dell’ambiente e del sociale.
Un'iniziativa di Cisl Lombardia e Acli Regionale con il Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni
Ventunesima edizione per il Labour Film Festival,
la rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro promossa da Cisl e Acli
Lombardia con il Cinema Rondinella, che quest’anno si terrà dal 1 settembre al
9 ottobre. Il primo nato in Italia e uno dei più importanti nel panorama
europeo. (vedi le locandine)
I focus della ventunesima edizione sono
molteplici, in particolare: l’esperienza del lavoro di relazione e della cura
della persona, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e con la disabilità;
il rapporto tra produzione e impatto sull’ambiente; le lotte e le ingiustizie
nel mondo del lavoro.
Numerose e interessanti le proposte. Un programma
caratterizzato dall’indagine sulle molteplici relazioni tra l’uomo e il mondo
del lavoro: lo sfruttamento dei giovani rider migranti in La storia di Souleymane di Boris Lojkine; il magmatico universo della cucina e della
ristorazione di Aragoste a Manhattan di Alonso Ruizpalacios; vocazione e difficoltà del mestiere
dell’insegnante in Guida pratica per insegnanti di Thomas Lilti; il complicato ruolo dell’agente carcerario in Sons di Gustav Moller; la dedizione incrollabile di un’infermiera che
lavora in un ospedale sotto organico in L’ultimo turno di Petra Volpe.
Il festival anche quest’anno ripropone la formula articolata su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, ai documentari, e Labour.Film, i lungometraggi di fiction.
Complessivamente, il programma prevede ben 17
giornate dedicate, 31 pellicole, 1 spettacolo teatrale e diverse serate
speciali, con l’intervento di registi ed esperti: la serata dei “mestieri del
cinema” caratterizzata dall’incontro con Maurizio Nichetti, autore del suo ultimo film Amiche mai e una masterclass sulla sua luminosa e
innovativa carriera di regista e attore; l’incontro con i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori del recente Luce nonché in precedenza del bellissimo Dell’arte della guerra, già proposto in una delle edizioni passate
del Lff; l’incontro con Davide De Michelis, Alessandro Rocca e Vito Fiorino,
autori ed interprete del documentario A
nord di Lampedusa, alla ricerca dei superstiti del drammaticamente celebre
naufragio dell’ottobre del 2013, avvenuto al largo delle coste dell’isola
siciliana; uno sguardo rivolto al passato con il racconto animato da Costantino
Corbari e Massimo Romagnoli della storia del BZ 308, un quadrimotore tutto
italiano costruito subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, vanto
degli operai della Breda aeronautica di Sesto San Giovanni. Arricchiscono il
programma: lo spettacolo teatrale E li
chiamano ragazzi speciali di e con Giambattista Anastasio e Alessandro
Smorlesi, sul rapporto tra disabilità, diritti negati e lavoro; gli “Apericene
al Labour”, tra degustazione, convivialità e territorio.
Come di consueto chiuderà la rassegna il Labour
Short Award, la serata dedicata ai corti con il Premio del Pubblico e il Premio
della Giuria composta dai giovani studenti del “RondiZ Club.
Anche per l’edizione 2025 al fianco del Labour
Film Festival importanti media partner come Avvenire, Il diario del lavoro, Il
Segno, Radio Marconi, Conquiste del lavoro, Cisl Tv.
L’intera rassegna si svolge come sempre al Cinema
Rondinella di Sesto San Giovanni, in via Matteotti 425, con il patrocinio di
Europa Cinemas, e con la collaborazione del Circolo Acli San Clemente aps, di
Lombardia Servizi, di Fitel Lombardia, di Crt Fitel Milano e di BiblioLavoro.