domenica 31 maggio 2020

ALESSANDRO BRINI - Autobianchi - Desio (Mb)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “I motori di Milano. Tute blu per il secolo veloce”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2013

Sono nato a Monza il 9 settembre 1947. Ho frequentato le scuole elementari e le due medie, poi sono andato a lavorare, e ho preso la licenza di terza media con le 150 ore.
Il mio primo lavoro è stato quello di elettrauto, avevo 13 anni, poi sono stato occupato in una officina di carpenteria il cui titolare era di origine tedesche, quindi sono andato a fare il tornitore in una officina fino a quando sono partito per il servizio militare. Al ritorno mi hanno assunto sempre come tornitore, ma in un’altra aziendina che faceva stampi per la Pirelli. Qui ho litigato con il principale, che oltretutto era amico di mio papà, e me ne sono andato. Oggi facciamo entrambi parte dell’associazione degli ex marinai. 

BATTISTA GUIZZETTI, GIOVANNI CIOCCARELLI - Lucchini Rs – Lovere (Bg)

Testimonianze raccolte in occasione della pubblicazione del libro “La fabbrica sul lago. Conflitto e partecipazione alla Lucchini di Lovere: impresa e sindacato nel comprensorio Camuno sebino”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007 

Mi ricordo 
La guerra mieteva vittime su tutti i fronti. Per l’Italia si stava mettendo molto male. L’anno che si era aperto da poco sarebbe stato ricordato come uno dei peggiori della storia recente del Bel Paese. Nel gennaio del 1943 gli Alleati avevano preso la decisione di invadere la Sicilia. Alla conferenza di Casablanca, il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, il primo ministro inglese Winston Churchill e lo staff dei comandanti uniti avevano concordato che il passo successivo alla sconfitta delle forze dell’Asse in Nord Africa sarebbe stato la conquista della Sicilia. 

venerdì 29 maggio 2020

CAVALIER FRANCESCO VISMARA - Casatenovo (Lc)

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Affettato misto. La storia di Giorgio, operaio e sindacalista alla Vismara”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2008 

D. Le cronache riportano date differenti sulla nascita della Vismara. Quando è iniziata la vostra attività? 
R. Mio nonno Francesco lavorava come operaio presso un salumiere di Milano che si chiamava Beretta e che aveva aperto per i suoi due figli un negozio a Casatenovo e uno a Barzanò. Il figlio destinato a Casatenovo non volle venirci. Il Beretta, non sapendo cosa farne di questo negozio, pensò di offrirlo a mio nonno Francesco. Lui rispose che lo avrebbe preso, ma che non aveva i soldi per pagarlo. Questo, però, non era un problema e glielo cedette sulla fiducia. Così mio nonno è venuto a Casatenovo. Era, credo, il 1890. Qui si è sposato con mia nonna Elisa, che era di Villasanta. Il viaggio di nozze consistette nell’andare in carrozza a Milano e tornare indietro. Insieme iniziarono a gestire il negozio che poi acquistò, ampliando col tempo l’attività. 
I figli maggiori, Luigi e Vincenzo furono chiamati alle armi durante la grande guerra e al loro ritorno, specialmente Vincenzo, si dedicarono completamente a quella che era ormai un’azienda. 

GASPARE VISCARDI - Falck Unione – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007 

Sono nato il 5.2.1931 a Cernusco Montevecchia (oggi Lombardone) in provincia di Lecco. Secondo di dieci fratelli. 
Ho frequentato le scuole di avviamento professionale Falck insieme a mio fratello maggiore. Era un istituto privato e per avere il riconoscimento statale del titolo dovevamo andare alla Feltrinelli a dare un esame. Ma siccome non avevamo partecipato al sabato fascista, ci hanno impedito di dare gli esami e quindi avere il diploma. Così non abbiamo potuto essere assunti in Falck. 
Dopo la scuola, per un po’ ho fatto dei lavori artigianali in diversi laboratori fino a quando, nel 1951, sono entrato in Falck. 

mercoledì 27 maggio 2020

GINO VILLA 2 - Vismara - Lecco

Testimonianza (bozza) raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Affettato misto. La storia di Giorgio, operaio e sindacalista alla Vismara”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2008

Sono entrato in Vismara il 2 settembre 1946. Avevo studiato e sono stato assunto come impiegato. Non so perché, ma sono passato attraverso il ragionier Isacchi, il capo del personale, andando a casa sua per chiedergli di essere assunto. Era il genero di Piero Scaletta, che era pretore a Lecco. Era un antifascista. Lui durante la Resistenza, con il supporto di Vismara, aiutava i partigiani.
Ugo Zino, segretario dei partigiani cristiani, racconta che nonostante la presenza in fabbrica di un piccolo presidio di tre tedeschi, Vismara ha ricevuto in azienda Mattei e alla Vismara c’era un gruppo di dipendenti, armati, legati alla resistenza che avevano l’impegno di difendere l’azienda, facevano parte delle brigate partigiane “con il fazzoletto  azzurro“, ed erano collegati al figlio minore Uberto Vismara. 

GIANCARLO VAROTTI 1 - Pirelli Sapsa – Sesto San Giovanni

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato a Comacchio il 2.12.1932, dove ho frequentato le scuole elementari. Nel 1956, dopo il servizio militare, grazie a un caso sono venuto a Sesto San Giovanni e sono stato assunto in una fabbrica chimica dove producevano resine per i dischi. Un giorno, mentre tornavo a casa dalla caserma con alcuni amici, ho raccontato che ero preoccupato perché non avevo un lavoro. Sceso dal treno, ancora in stazione mi sento chiamare da un signore che aveva ascoltato le mie parole e mi ha dato il suo biglietto da visita. Era il direttore della Società italiana resine e mi ha proposto da andare da lui appena finito il militare. Lasciata la caserma mi sono presentato, ho fatto la visita medica e sono stato immediatamente assunto. Ci sono rimasto due mesi poi, nel marzo dello stesso anno, sono entrato in Pirelli.

martedì 26 maggio 2020

MAURILIO PEREGO - Vismara - Casatenovo (Lc)

Testimonianza (bozza) raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Affettato misto. La storia di Giorgio, operaio e sindacalista alla Vismara”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2008

Sono stato assunto nel 1955, come operaio. Lavoravo già da un anno in un’officina meccanica quando una domenica mattina, all’uscita di messa insieme ad un gruppo di ragazzi compagni di lavoro, ci ha visto il signor Vincenzo e ci ha chiesto se lavoravamo già. Noi abbiamo risposto di si spiegando dove eravamo occupati. Allora lui ha detto che essendo di Casatenovo era giusto che andassimo a lavorare da lui. Quando l’ho detto a mia mamma, lei mi ha detto di andarci subito. 

EUGENIO TREZZI - Breda Siderurgica – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 31.5.1938 a Sesto San Giovanni. Ho frequentato l’avviamento commerciale, poi due anni di istituto tecnico serale.  Quindi, mentre lavoravo, ho studiato alla sera per cinque anni all’istituto tecnico Hesemberger di Monza e mi sono diplomato perito elettrotecnico.
Mio padre lavorava alla Quinta Breda, quella sperimentale, dove costruivano gli aerei. Io ho fatto il militare come ufficiale nelle trasmissioni e tornato a casa ho frequentato per un anno il corso serale di economia all’Università Cattolica. Ho fatto cinque esami poi ho abbandonato.

lunedì 25 maggio 2020

GIORGIO GALBUSERA - Vismara - Casatenovo (Lc)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Affettato misto. La storia di Giorgio, operaio e sindacalista alla Vismara”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2008

“Un’ape previdente e operosa solo al calar del sole si riposa”. Fu la prima cosa che vide al suo ingresso in fabbrica. Una grande scritta che troneggiava sul muro appena superato il portone d’ingresso. Cosa avesse a che fare un’ape con i salami non lo capiva, ma il motto “Labor non clamor” che circondava il marchio, seppure in latino, non aveva bisogno di essere tradotto: lì dentro si andava per lavorare, non per perdere tempo.
Era il 17 agosto 1964, un lunedì, primo giorno utile dopo ferragosto. La poca voglia di studiare, unita alle pressanti esigenze della famiglia, avevano creato le condizioni per essere spedito al più presto in fabbrica. Giorgio era nato nel ’48 e aveva 16 anni. Spesso i nuovi assunti erano più giovani di lui e qualche ragazzo i primi giorni portava ancora i calzoni corti. In quel momento i dipendenti erano quasi 1.800, destinati a crescere fino ad oltre duemila.

CARLO REGAZZI 1 - Falck Unione – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 16 gennaio 1944 a Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo. Dopo le elementari ho frequentato in paese la scuola di avviamento professionale industriale.
Ho iniziato a lavorare come apprendista nel 1958 alle Rubinetterie Frattini, a Milano, grazie a un mio amico che era dipendente di quell’azienda,  dove sono rimasto per un anno. Poi mi sono ammalato a causa degli oli che si utilizzavano e quando sono rientrato mi hanno licenziato. Sono passato in un’azienda di Cinisello Balsamo, dove sono stato 11 anni e dove si fabbricavano macchine per l’imbottigliamento. Quindi ho cambiato ancora e per due anni ho lavorato in un laboratorio artigiano. Infine, nel luglio 1972, sono stato assunto in acciaieria alla Falck, come manutentore. Ho sempre fatto il pendolare.

domenica 24 maggio 2020

LUIGI CORBETTA 2 - Vismara - Casatenovo (Lc)

Testimonianza (bozza) raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Affettato misto. La storia di Giorgio, operaio e sindacalista alla Vismara”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2008

Sono stato assunto in Vismara nel 1953 come operaio.
Allora si andava fuori dalla fabbrica ad aspettare che passasse il principale e chiedere di venire assunto. Tutti i giorni c’era un gruppo di persone che si presentava davanti ai cancelli. Poi c’era anche la distribuzione di un pacchetto settimanale di frattaglie, lardo e altro e venivano persone da tutto il circondario a prenderlo e anche in quell’occasione si presentavano al principale per essere assunti.

CLAUDIO POLETTI - Breda T. – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato a Osio Sotto, in provincia di Bergamo, il 27 gennaio 1948. Mi sono trasferito a Cinisello Balsamo nel 1959 dove vivo tuttora.
Ho frequentato la terza media da ragazzo e mi sono diplomato come perito elettrotecnico, a più di quarant’anni nel 1990.

venerdì 22 maggio 2020

MICHELE RUFFINI - Rsu Gruppo Marcegaglia - Gazoldo degli Ippoliti (Mn)

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008 

Cambiare la mentalità dei lavoratori 
L'intesa del 20 settembre 2007 porta anche la firma delle Rsu, le Rappresentanze sindacali unitarie. Michele Ruffini spiega come si è sviluppata l’azione sindacale che ha portato al signi­ficativo risultato, sottolineandone gli aspetti più innovativi, ma evidenziando anche come i rischi di infortuni gravi siano sem­pre presenti per i lavoratori. 

GIACOMO PLEBANI - Falck Unione – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 2.11.1943 a Bolghere, in provincia di Bergamo. A Sesto San Giovanni sono arrivato con  la famiglia il 2.8.1952. Siamo 5 fratelli maschi. Mio padre era un militante socialista, ha lavorato in Falck ma non si è mai impegnato sindacalmente, mentre un fratello era un fervente comunista. Ho frequentato la 3^ elementare al paese, la 4^ presso la scuola “Martiri della libertà” di Sesto, la 5^ alla scuola elementare del villaggio Falck. Poi mi sono iscritto alla Saap (Scuola di avviamento e addestramento professionale), sempre di emanazione aziendale, e ho conseguito la licenza media inferiore. 

giovedì 21 maggio 2020

ERNESTO NICHELE - Rls Gruppo Marcegaglia - Gazoldo degli Ippoliti (Mn)

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008 

Un’inversione di rotta 
In questa complessa e dinamica realtà un compito molto delicato è affidato ai Rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori. La loro analisi spesso non coincide con quella della proprietà, ma il loro ruolo è fondamentale nello sforzo di indivi­duazione ed eliminazione delle cause degli infortuni. Ernesto Nichele, a Gazoldo degli Ippoliti, è uno di questi. Egli sottolinea i passi avanti compiuti in azienda, ma evidenzia anche come non manchino i problemi e come l’accordo di settembre sia solo un passo di un cammino ancora lungo. 

ANTONIO PIZZINATO 1 - Cgil - Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Antonio Pizzinato, nato in Friuli nel 1932, arriva a Sesto San Giovanni nel 1963, quando si sposa, e da qui non si sposterà più. I suoi numerosi incarichi, infatti, lo vedranno sempre tornare al luogo dove vive ancora oggi. Responsabile di zona dei metalmeccanici di Sesto dal 1964 al 1975, poi segretario della Fiom provinciale e regionale, della Camera del lavoro milanese e della Cgil lombarda. In segreteria nazionale dal 1984 al 1991 e segretario generale dal 1986 al 1988. Nel 1992 viene eletto deputato, ma nel frattempo è anche consigliere comunale di Sesto San Giovanni. Nel 1996, e fino al 2006, è senatore della Repubblica e sottosegretario al lavoro nel primo governo Prodi.

mercoledì 20 maggio 2020

MARIO DOLCINI - Rls territoriale - Milano e Lodi

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008 

Cercavamo i cantieri guardando le gru 
Investire in sicurezza sembra non convenire, dunque, nonostante le multe da pagare e nonostante il rischio di fermo dei lavori. A sentire le testimonianze degli addetti ai lavori la battaglia su questo fronte è ancora lunga. Mario Dolcini dal ’96 è Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) per l’Asle, l’associazione per la sicurezza dei lavoratori dell’edilizia di Milano e Lodi. È stato nella squadra dei primi Rlst «creati» dal Decreto legislativo 626. Ne ha viste di cose, in più di dieci anni. E a pochi mesi dalla pensione ha accettato di raccontarci la sua esperienza. 

TINO PEREGO 1 - Falck Concordia – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 24 gennaio 1948 a Monza. Ho frequentato le tre classi di avviamento al lavoro più due anni di addestramento professionale per elettricista installatore nella scuola dei Salesiani di Sesto San Giovanni. La scuola era sostenuta dalla Falck e chi frequentava quel corso, se aveva almeno 9 in condotta e 9 in profitto, riceveva un premio: il 50 per cento corrisposto alla fine del trimestre, il resto al momento dell’eventuale assunzione in Falck.
Mio padre lavorava alla cooperativa San Clemente di Sesto San Giovanni, nel 1948 si è trasferito al Villaggio Falck  a gestire il circolo cattolico San Giorgio. La mia famiglia è andata a vivere lì nel 1951. La  San Clemente era la cooperativa bianca, legata alla Chiesa, e si contrapponeva alle cooperative rosse. In ogni quartiere di Sesto c’era il circolo cattolico, che era collegato a questa cooperativa, e il circolino dei comunisti. Quello vicino al San Giorgio era il circolo “Martiri e caduti”.  Erano entrambi ospitati in strutture dell’azienda, insieme all’asilo, la scuola, la chiesa. Nel villaggio Falck tutto apparteneva all’azienda e la vita girava attorno alla fabbrica. Sentire il peso della presenza del padrone era normale

martedì 19 maggio 2020

I 50 ANNI DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

Sono passati 50 anni dal 20 maggio 1970, la storica data in cui fu approvata la legge 300, lo "Statuto dei lavoratori". Fu indubbiamente una svolta per le relazioni industriali e la democrazia sindacale, frutto di anni di lotte operaie aspre per l'affermazione di diritti fondamentali e il rispetto della dignità del lavoro.
Qui sotto alcune testimonianze su come fu conquistato quell’importante risultato e le prime esperienze di assemblee nei luoghi di lavoro rese possibili dallo Statuto.

CLAUDIO DE ALBERTIS - Presidente Assimpredil-Ance - Milano

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008 

Concorrenza sfrenata 
Contrastare il lavoro nero, aumentare i controlli e la sorveglianza nei cantieri, per diffondere maggiormente la pratica della prevenzione e il rispetto delle norme, valorizzare le imprese che investono in prevenzione e sicurezza sono gli obiettivi per il futuro che si è data Assimprendil-Ance, associazione che rappresenta circa 7 mila imprese edili delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Li ha ricordati ai suoi associati, in occasione dell’assemblea annuale del 29 ottobre 2007, lo stesso Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil-Ance dal 2006. Cinquantasette anni, milanese, De Albertis dal ’90 è presente nel mondo associativo sia nazionale che locale, con incarichi che vanno dalla presidenza del Centredil-Ance Lombardia alla presidenza dell’Ance nazionale. In parallelo continua ad occuparsi dell’azienda di famiglia, la Borio Mangiarotti, specializzata nella promozione e nella costruzione immobiliare, una delle prime società del settore ad ottenere la certificazione di qualità. 

MICHELE PALMA - Magneti Marelli – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 22 gennaio 1925 a Brivio, in provincia di Como. Ho studiato fino alla terza media. Più tardi, mentre lavoravo, mi sono iscritto alla scuola serale, ma ho presto abbandonato.
Il 10 maggio 1940 sono entrato alla Magneti Marelli. In precedenza, durante le vacanze estive, avevo lavorato da un armaiolo. Sono stato assunto come apprendista in carpenteria, dove costruivano armadi e apparecchiature metalliche. Il mio primo lavoro è stato quello di contare bulloni unti e sporchi, e mi sono messo a piangere. Ero il garzone di un operaio che faceva il battilastra. Col tempo mi si è affezionato e in più occasioni è intervenuto a difendermi.

lunedì 18 maggio 2020

CRISTINA CARRERA - Filca Cisl - Bergamo

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008

L’informazione e l’integrazione dei lavoratori stranieri è una delle priorità per tutti gli «addetti ai lavori» in edilizia, sindacalisti o imprenditori che siano. Perché quando si tratta di misure di protezione e sicurezza «non sempre basta capirsi a gesti», come racconta Cristina Carrera, operatrice per il sindacato edili della Cisl da sette anni, dal 2005 a Bergamo.

RAFFAELE NAVA - Ercole Marelli – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato a Cornate d’Adda il 4 giugno 1940 e vivo ancora qui. Ho frequentato in paese le cinque elementari, poi sono andato a Sesto San Giovanni alle scuole della Breda e ho ha fatto i tre anni di avviamento professionale.

domenica 17 maggio 2020

SILVIO BAITA - Filca Cisl - Lombardia

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008

Norme nuove. vecchi problemi
Un problema è quello dei campi d’azione degli Rlst, che il nuovo Testo unico punta a risolvere, dando loro un ruolo più forte, un riconoscimento anche giuridico. In Lombardia, poi, come racconta Silvio Baita, segretario regionale Filca Cisl, si è fatto un ulteriore passo avanti, con l’avvio di un progetto di coordinamento di tutti i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali.

RENZO MOTTADELLI - Falck Unione – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato a Vimercate il 28.4.1945. Ho frequentato la seconda commerciale e poi sono andato in Falck il 20 luglio del 1959, appena compiuti i 14 anni, poco dopo la morte di mio padre che aveva lavorato in acciaieria alla Falck.

venerdì 15 maggio 2020

EMILIO GEMMA - Ercole Marelli – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 21.3.1949, a Viadana, in provincia di Mantova. Diplomato in ragioneria, ho iniziato a lavorare in nero come impiegato in un mobilificio della zona di Lissone, un posto che mi avevano trovato degli amici con cui giocavo a pallone. Alla fine del 1969 sono entrato in Ercole Marelli.
Quando sono stato assunto la fabbrica produceva impianti siderurgici, impianti di energia e di trazione ferroviaria. Si costruiva quasi tutto su licenza. Aveva anche una parte dedicata alle produzioni di ventilatori e motori di piccole dimensioni. A fine anni ’70 è entrata in crisi in seguito all’abbandono del nucleare.

PASQUALE VIANELLI - Omc – Cazzago (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Omc è un’azienda meccanica che produce iniettori per motori diesel, marini e movimento terra. Si trova a Cazzago. E’ morta e poi è rinata come Omc2. Quando è sorta la prima volta nel '61, essendo una zona depressa, ha utilizzato parte dei locali del Municipio per avviare la produzione. Erano circa trenta operai. Io sono entrato alla fine del '62. Ad agosto di quell’anno l'azienda si era trasferita in un capannone nuovo nella zona industriale del paese. 

giovedì 14 maggio 2020

LORENZO CANTU’ 2 - Magneti Marelli – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Ho sempre vissuto a Ronco Briantino, dove sono nato il 16 luglio 1927 e dove abito ancora oggi. In famiglia eravamo in cinque, e solo mio papà lavorava. Era un contadino a metà tempo, occupato di notte come guardia notturna in un’azienda tessile e di giorno nei campi. La mamma era casalinga. Ho frequentato le elementari in paese e a conclusione della quinta la maestra voleva che proseguissi negli studi, ma in casa c’era bisogno che andassi a lavorare al più presto, così i miei genitori hanno scelto per me la scuola professionale e mi hanno iscritto alla “Ercole Marelli” di Sesto San Giovanni.

GIUSI VEZZOLI - Fratelli Onofri – Nigoline (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Era un’azienda che costruiva elettrodomestici. Aveva due stabilimenti, una a Nigoline, Corte Franca, in provincia di Brescia e una in Brianza, dove è nata in Brianza nel '60. Complessivamente eravamo circa mille dipendenti. Quando la fabbrica ha chiuso eravamo in circa 300 a Brescia e circa 900 in Brianza. A Nigoline facevamo i forni, mentre in Brianza si facevano elettrodomestici da incasso.

mercoledì 13 maggio 2020

PIETRO BIFFI - Ercole Marelli – Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro "Dall'oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d'Italia", di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Sono nato il 18 aprile 1946 a Calusco D'Adda, ottavo di 14 fratelli. Ho studiato fino alla quinta elementare e poi ho frequentato le serali per disegnatore meccanico nella scuola professionale Enaip del paese.

GIANCARLO TURRINI - Falck - Vobarno (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato a Vobarno il 10.8.1947 e abito ancora lì. Ho fatto la terza media, poi per problemi di famiglia ho dovuto andare a lavorare. Ho iniziato nel ’62 al Maglificio di Maderno, poi nel ’69 sono andato da Sgorbati, infine nel ‘72 ho iniziato alla Falck.

martedì 12 maggio 2020

LUIGIA ALBERTI 1 - Fulpia, Cisl - Milano, Lombardia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

Sono nata a Pioltello, il 22 marzo 1938. Provengo da una famiglia di contadini composta da mamma, papà e cinque figli, due maschi e tre femmine. Io sono l’ultimogenita. A Pioltello ho fatto le scuole elementari e quella che una volta si chiamava la “sesta”. Intanto che studiavo, davo una mano ai miei nei campi.  Il primo lavoro regolare l’ho avuto a 14 anni  quando, grazie all’interessamento del ragioniere del paese, ho trovato un posto alla Lanar, una fabbrica tessile che stava aprendo proprio in quel periodo a Cernusco sul Naviglio. Sono stata assunta il 22 marzo 1952 come operaia. I primi giorni li ho passati a pulire vetri e pavimenti. 

TARCISIO SCALVINI - Industrie Pasotti Spa – Sabbio Chiese (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato il 9.3.40 a Sabbio Chiese e vivo ancora lì. Ho fatto le elementari e poi sono andato a lavorare. Il diploma di scuola media l’ho avuto con le 150 ore. Ho cominciato a lavorare a tredici anni, nel '53. Ho lavorato in nero in una ditta piccolissima, dove sono stato qualche mese, poi ho cambiato e sono andato in un’altra piccola officina. Sono stato fortunato perché era un’azienda nuova, la F.lli Ghidini, che aveva appena iniziato la propria attività da tre giorni, si era trasferita da Lumezzane a Sabbio e i primi cinque o sei operai che sono entrati li hanno assicurati. Così sono riuscito ad andare in pensione a cinquantuno anni con trentasette di contribuzione.

lunedì 11 maggio 2020

ROBERTO ROMEI - Cisl - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Era il 30 dicembre 1936, avevo dieci anni ma lo ricordo come fosse ora: il padrone del podere che lavoravamo come mezzadri disse a mio padre che gli avrebbe dato la disdetta se avesse insisto nell’idea di mandare a scuola i figli. Considerava lo studio inutile per coltivare la terra, oltre che una via per allontanare i giovani dai campi. 

GIUSEPPE RICCA - Ocean – Verolanuova (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Abito a Frontignano di Barbariga. Dopo la quinta elementare ho fatto i tre anni di avviamento  a Bargnano e due di specializzazione nella meccanica. Sono andato in pensione al 1° gennaio del 2004 con quarantuno anni e mezzo di contributi. Mia moglie lavora ancora.

domenica 10 maggio 2020

MIRCO RIZZINI - Cisl - Cremona

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Sono nato a Cremona il 9 novembre del 1924. Mio padre, Fortunato, lavorava in città, in un negozio di tessuti, come capocommesso; mia madre, Maria, si occupava delle faccende domestiche. Vengo da una famiglia molto cattolica, che non navigava nella ricchezza, ma viveva decorosamente. La nostra casa si trovava in centro, a pochi passi dal Torrazzo. Sono figlio unico. Ho trascorso tutta l’infanzia a Cremona, dove ho frequentato le elementari e, successivamente, le magistrali. 

RINALDO PRATI - F.lli Stefana – Nave (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato e vivo a Nave, il 23.12.39. Dopo le elementari ho frequentato tre anni di scuola professionale serale dai Salesiani in paese. Il primo lavoro l’ho iniziato a 13 anni, in nero, e sono andato avanti per tre, quattro mesi. Era un’officina meccanica che ora non c’è più e al suo posto hanno costruito delle case. Ci lavoravano una ventina di persone. Eravamo due ragazzi e lavoravamo di notte, solo noi due, su un tornio e una fresatrice, perché di giorno le macchine erano occupate da altri. Centravamo i perni, facevamo un buco nel pezzo che serviva per la lavorazione dei tornitori il giorno successivo. In quell’officina sono tornato da sindacalista a fare delle assemblee.

venerdì 8 maggio 2020

PAOLO NARDINI 2 - Cisl - Lecco

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Non ho rovesciato il mondo, non ho fatto nulla di straordinario, ma cose normali. E non sono stato nemmeno l’unico a farle. Penso che altri possano vantare più episodi, più vicende interessanti. Ma io, quello che ho fatto, è stato questo. 
Sono nato a Forte dei Marmi il 9 giugno 1934. Mio papà era maestro di scuola e dirigente locale della Democrazia cristiana. Mia mamma curava la famiglia. Avevo un fratello che è morto. 

ITALO MOSSONI - Armi Beretta - Gardone Val Trompia (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato nel 36 a Brozzo di Marcheno, ho 67 anni compiuti, da dieci sono in pensione. Ho iniziato a lavorare 21 anni nell’edilizia come manovale. In quel periodo era difficile trovare lavoro. Prima ho fatto dei lavori saltuari. Siamo nella valle delle armi, si faceva quel che capitava. Poi ho travato un lavoro vero come manovale e ho imparato a fare il muratore e quello mi ha permesso di costruirmi la mia casa, ma ho lavorato quasi sempre in nero. Nel 1959 sono entrato in Beretta, al posto di mio padre che è andato in pensione. Allora si usava fare il cambio tra genitori e figli. In Beretta sono stato 34 anni e 11 mesi. Avevo anche 8 mesi di contributi dell’edilizia e nel '94 ho potuto andare in pensione.

giovedì 7 maggio 2020

ANTONIO GILARDI 1 - Fim, Cisl - Lecco

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Sono rimasto orfano presto, all’età di sei anni, primo di tre fratelli piccoli. Vivevamo in una numerosa famiglia agricola a Consonno, nella collina sopra Olginate, con i problemi e le difficoltà dell’essere in tanti. Da bambino ho fatto la quinta elementare. La media inferiore l’ho frequentata più avanti, da privatista. Mia mamma ha fatto un po’ di lavori: la bidella e varie altre occupazioni, per portare avanti la famiglia. 
Quando avevo 12 anni mia mamma da Consonno è scesa a Olginate. E ho dovuto cominciare a lavorare per sostenere la famiglia. Ho cominciato in un’aziendina metalmeccanica che produceva tappi automatici per la chiusura delle bottiglie, a Maggianico. Pur iniziando a 12 anni avrei potuto essere assunto a libro paga, perché facevano eccezioni per i sostegni di famiglia: anticipavano il libretto di lavoro. 

GIANBATTISTA MOMBELLI - Lanfranchi – Palazzolo sull'Oglio

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato a Palazzolo il 23.10.1946 e vivo ancora lì. Dopo i tre anni di avviamento ho frequentato la scuola professionale triennale diurno per disegnatore meccanico. Ho iniziato a lavorare un anno prima del servizio militare in un ufficio tecnico privato. Subito dopo il servizio militare sono entrato in Lanfranchi. Lanfranchi produce cerniere lampo. E’ una delle maggiori in Italia ed è titolare del marchio “Lampo”. Mia sorella era impiegata in ufficio nella stessa azienda e ha chiesto al principale se c’era un posto per suo fratello. Il giorno successivo al ritorno dalla caserma sono entrato in fabbrica. 

mercoledì 6 maggio 2020

CORNELIO FONTANA - Fim, Cisl - Como

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Passione e impegno sociale a parte, il mio ingresso nel sindacato a tempo pieno ha origini tutt’altro che romantiche: fu soprattutto per non essere costretto a lavorare a Milano e fare il pendolare! Sono nato il 20 gennaio 1937 a Olgiate Comasco, dove ho sempre abitato. Mio papà faceva l’artigiano: era calzolaio. Era responsabile e presidente delle Acli di Olgiate Comasco. E’ stato in consiglio comunale, forse anche in giunta. Naturalmente era della Democrazia Cristiana: per mio padre non c’erano dubbi. 

SANTO MINESSI - Om Iveco - Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato il 20 agosto del 1933 a Brescia. Ho iniziato a lavorare in nero come garzone da un calzolaio. Ho fatto lo “stufista”, come “piccolo”, andavamo a impiantare e a pulire le stufe Becchi di terracotta, poi le cucine economiche che andavano a legna e avevano il forno di terracotta. Noi andavamo a ripararle e a pulire i camini. L’ho fatto per anno, nel 1947. E’ stato in quel periodo che andando all’oratorio della Pace ad aggiustare le stufe ho conosciuto gli operai dell’Om che andavano a scuola. Nel 47, 48, infatti, l’Om era in crisi ed è stata inventata la “scuola  di riconversione” per non licenziare e hanno fatto dei corsi all’oratorio della Pace e alla Pavoniana dove c’erano delle aule. Non la chiamavano cassa integrazione, gli operai timbravano il cartellino, facevano la presenza, ma era qualcosa di simile.

martedì 5 maggio 2020

VALERIO DALLE GRAVE - Cisl - Sondrio

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

Sono nato il 13 ottobre del 1935 a Santa Giustina, in provincia di Belluno. Sono il primo di sei figli e come tutti i primogeniti ho dovuto scarpinare parecchio e rinunciare a tante cose. Sono rimasto orfano all’età di quasi quattro anni, non ho praticamente conosciuto mia madre. Rimasto vedovo, mio padre si è risposato. Era capo operaio nei cantieri idroelettrici e quando avevo tre anni ci siamo trasferiti dal bellunese a Sondrio poiché aveva trovato lavoro nella costruzione della diga degli impianti di Lovero per l’Aem. In quegli anni erano tanti i cantieri aperti per la costruzione di dighe e. degli impianti idroelettrici della Valtellina. Ormai sono sessant’anni che sono qua e posso ritenermi valtellinese a tutti gli effetti, anche se non ho mai perso il legame con la mia terra di origine

GIOVANNI LANDI - Om Iveco – Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato nel 1935, nella periferia della città, in una zona operaia. Sono entrato in fabbrica nel ’52 perché ci lavorava mio papà, che era un anziano uomo Fiat. Sono passato dalla scuola alla fabbrica, dopo le commerciali, e ci sono rimasto fino a quando sono andato in pensione nell’88, dopo 36 anni di lavoro. Durante la guerra ero un bambino e mi ricordo i bombardamenti sulla periferia industriale e la ferrovia. 

domenica 3 maggio 2020

VINCENZO BOMBARDIERI - Cisl - Bergamo

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Da operaio addetto alle fosse di colaggio a membro del consiglio di amministrazione della Dalmine: chi l’avrebbe detto? Ho cominciato presto a lavorare. Sono a nato a Bergamo il 19 dicembre 1926. Ottenuta la licenza elementare ho dovuto subito rimboccarmi le maniche. Cercavo di guadagnare qualcosa con lavoretti occasionali, per aiutare i miei a superare le tante difficoltà economiche di quei tempi. Mio papà era invalido al lavoro ed io ero il secondo di quattro fratelli. Non era facile arrivare a fine mese. 
Nel maggio del 1942 trovai il primo lavoro vero e proprio, come apprendista. Contemporaneamente frequentai il biennio di scuola per aggiustatori meccanici (1942/43). Ma la mia esperienza lavorativa e professionale è strettamente collegata alla Dalmine. Il primo contatto avvenne attraverso la scuola officina aziendale, per un corso di “aggiustatore meccanico” e nel marzo 1943 venni assunto come apprendista alla manutenzione meccanica nel reparto trivellazione. Lì cominciò la vera vita di fabbrica.

LUIGI LAMBERTI - Om Iveco – Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato nel 1943 a Roncadelle, dove vivo ancora oggi. Sono sposato con due figlie e tre nipotini, che sono il mio impegno attuale. Da 11 anni sono in pensione. Sono uno dei fortunati pensionati giovani. Ho cominciato a lavorare nel 1956, a 13 anni, e a 14 sono stato assicurato, così dopo 35 anni e pochi mesi sono andato in pensione, non ancora cinquantenne. Il primo lavoro significativo è stato in una fabbrica di rimorchi, la Rimorchi Orlandi, dove ho fatto la tessera del sindacato.

sabato 2 maggio 2020

MARIA BELOTTI - Filta, Cisl – Milano, Bergamo

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Una famiglia di contadini, di mezzadri. Mio padre, mio nonno, e per quanto possa ricordare altri ascendenti, hanno coltivato e lavorato sulla terra, e mai la loro. Forse anche per questo nella mia famiglia l’alimentazione di base, fisica e spirituale, è sempre stata pane e sindacato, pane e Resistenza, pane e valori di un cattolicesimo sociale molto forte. 

ANGELO GUERINI - Feralpi Siderurgica – Lonato del Garda (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato a Brescia il 9.10.1942. La mia famiglia è di Calvisano, poi abbiamo traslocato a Bagnolo Mella, a Ghedi, Carpenendolo e adesso abito a Montichiari. Ho fatto le cinque elementari. Ho cominciato a lavorare a quattordici anni in un’azienda di Carpenedolo, ma ci sono stato poco perché abitavo ancora a Bagnolo Mella e dovevo andare avanti e indietro e sono parecchi chilometri. Poi ho lavorato un po’ da una mia zia, ma ci sono stato solo per alcuni mesi, e sono andato a lavorare nei campi.