lunedì 8 marzo 2021

La Cisl nel 2020

Nell'anno della pandemia la Cisl si batte per la salute e sicurezza dei lavoratori, la via maestra è un accordo nazionale e la contrattazione decentrata. Il rapporto non facile con il nuovo presidente di Confindustria. Contributo pubblicato ne l'Annuario del lavoro 2020

Un anno decisamente sofferto il 2020 sindacale. A causa della pandemia di coronavirus, il rapporto con il governo e con le imprese, gli ambiti consueti nei quali si sviluppa l’azione sindacale della Cisl, è stato particolarmente denso e contrastato.

L’esigenza di assicurare delle risposte efficaci ai rischi del Covid 19 nei luoghi di lavoro ha da subito evidenziato la necessità di definire regole di carattere generale valide per tutti e, allo stesso tempo, applicazioni adatte alle diverse realtà produttive. Quasi un modello per la contrattazione.

Ma nonostante la necessità di un confronto continuo tra le parti, proprio sulla questione del rinnovo dei contratti nazionali e sulla strada della contrattazione decentrata, il 2020, colpa anche dei toni particolarmente ruvidi con cui si è annunciato il neopresidente di Confindustria Carlo Bonomi, ha rischiato di essere un anno perso, se non di arretramento.