martedì 17 novembre 2020

La Cisl nel 2019

Costruire l’unità dal basso, a partire dalle periferie esistenziali e dagli ultimi. Contributo pubblicato ne l'Annuario del lavoro 2019. 

Costruire l’unità dal basso, a partire dalle periferie esistenziali e dagli ultimi. In un anno trascorso tra gli altalenanti comportamenti gialloverdi e gli amorevoli intenti giallorossi, la Cisl lancia la sua proposta di sindacato per il futuro.
“Ci sono tanti modi di vivere l’unità sindacale – sostiene Furlan - si può partire dalle regole, dalla sperimentazione di qualche tessera, e si può partire insieme dal portare un po’ di speranza che significa anche legalità laddove non c’è. Quale banco di prova migliore per creare l’unità dal basso?”. 

Il 2019 inizia con le tre maggiori confederazioni pronte a scendere in piazza per protestare contro la legge di bilancio varata dal Conte 1. La contrarietà della Cisl alla manovra è totale: “un’occasione sprecata per il paese, non affronta le emergenze dal lavoro e delle categorie più deboli, non è una risposta adeguata al dramma di migliaia di giovani smarriti e senza futuro, non si offrono soluzioni per le tante crisi aziendali aperte, al divario crescente tra Nord Sud, ai troppi cantieri fermi”.

venerdì 13 novembre 2020

Maria Grazia Fabrizio - Il patto di Milano 3

Intervista al segretario generale della Cisl di Milano Maria Grazia Fabrizio. Terza e ultima parte. Pubblicata nel volume "Il patto di Milano. Un patto per la persona", Edizioni Lavoro, Roma, 2000 

L’unità d’azione è definitivamente chiusa a Milano? 

Non so se l’unità d’azione è finita. Sicuramente si è rot­to il modello di unità che ho conosciuto fino a qualche tempo fa. Quello è sicuramente morto, non c’è più. Una volta bastava anche solo una telefonata e ci si raccorda­va sugli interventi da fare, oggi prevale la logica d’or­ganizzazione. Prima penso alla mia organizzazione e poi, caso mai, vedo di relazionarmi con gli altri. Molto spesso ci si incontra alle trattative senza esserci parlati. Cosa che prima non accadeva mai. È capitato che fosse­ro le controparti a fare mediazione tra le organizzazioni sindacali. 

Con il segretario della Uil cittadina, Amedeo Giuliani, com’è il rapporto? 

Con Giuliani il rapporto è stato sempre di grande lealtà e sincerità. Con lui non abbiamo mai avuto problemi di relazioni, anche se mi ha portato via molti iscritti. 

giovedì 12 novembre 2020

Maria Grazia Fabrizio - Il patto di Milano 2

Intervista al segretario generale della Cisl di Milano Maria Grazia Fabrizio. Seconda parte. Pubblicata nel volume "Il patto di Milano. Un patto per la persona", Edizioni Lavoro, Roma, 2000 

Quindi il 28 luglio gli allegati non c’erano già più. E al­lora perché è nata ed è proseguita per lungo tempo que­sta storia? 

Perché la Cgil ha continuato a far credere - ma secon­do me a forza di dirlo ha pensato che fosse vero - che noi, chissà perché, nella notte avessimo deciso di discu­tere quei testi che, invece, già dalla mattina del 28 non c’erano più. Quel giorno si è parlato d’altro, si è punta­to a firmare l’intesa per aprire il tavolo del confronto e quindi discutere del Patto vero e proprio. Gli allegati di­stribuiti dalla Cgil a piene mani, sia alla stampa che al­le strutture sindacali in tutta Italia, erano presenti solo nella prima proposta del Comune e mai in nessun mo­mento del confronto sono stati materia di discussione. 

Quindi c’è stata malafede? 

Non posso parlare di malafede rispetto a chi non era presente il 28. 

lunedì 9 novembre 2020

Maria Grazia Fabrizio - Il patto di Milano 1

Intervista al segretario generale della Cisl di Milano Maria Grazia Fabrizio. Prima parte. Pubblicata nel volume "Il patto di Milano. Un patto per la persona", Edizioni Lavoro, Roma, 2000 

I sindacalisti sono abituati a trattative lunghe, confronti spesso aspri, riunioni notturne che non finiscono mai. Ma al termine di questi strani rituali, non sempre com­prensibili per chi non li conosce da vicino, solitamente ci sono risultati concreti, accordi che influiscono sulle condizioni di vita e di lavoro di molte persone. Il Patto di Milano è tutto questo e molto di più. 
In dodici mesi nella metropoli lombarda si è consu­mata una vicenda destinata a lasciare il segno, non solo nella vita cittadina, ma anche, e forse soprattutto, nelle relazioni sindacali dei prossimi anni. Tra accuse, pole­miche e giudizi preconcetti, ottimismi ed esagerazioni, al termine di una vicenda così complessa si corre il ri­schio di non comprendere le ragioni profonde di deter­minate scelte. 
Maria Grazia Fabrizio, segretario generale della Cisl milanese, è una delle figure chiave di questo cammino. A lei, dunque, il compito di spiegare ragioni, contenuti e dubbi del Patto di Milano. 

venerdì 6 novembre 2020

La Cisl nel 2018

La Cisl perde uno dei suoi leader più rappresentativi: Pierre Carniti. Con Confindustria si firma il "Patto per la fabbrica". Contributo pubblicato ne l'Annuario del lavoro 2018. 

“Come diceva Aristotele, la speranza è un sogno che si fa da svegli. E’ questo l’augurio per tutti voi, per il sindacato, per l’impegno che vi sta di fronte e per le sfide che sono certo saprete raccogliere”. Sono le ultime parole pronunciate in pubblico da Pierre Carniti, che ci ha lasciati lo scorso 5 giugno. L’occasione era la festa per i suoi 80 anni, celebrata a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la partecipazione di tanti dirigenti e amici della Cisl, del mondo sindacale e non solo. 

La perdita del leader che ha guidato la confederazione in uno dei momenti più esaltanti per la storia del sindacato in Italia ha colpito profondamente il corpo e l’anima dell’organizzazione. Il suo lascito più importante è l’appello all’unità che anche quel giorno ha voluto con forza rilanciare. Appello quanto mai utile di questi tempi in cui l’unità sindacale pare essere un valore ormai dimenticato. 

mercoledì 4 novembre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 6

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 6 (di 6): Rapporti con la politica, i governi di unità nazionale, Idee e valori che restano.

Rapporti con la politica, i governi di unità nazionale 

La maggior parte dei dirigenti lombardi che hanno scelto la Cisl negli anni precedenti all'au­tunno caldo aveva in tasca la tessera della De, più variegati i riferimenti partitici per quelli arrivati nella fase successiva. Tutti, però, senza alcuna differenza, assicurano di avere difeso con convinzione l'autonomia della Cisl dalle interferenze della politica. Semmai, qualche in­terferenza potrebbe esserci stata ai livelli più alti. I più affermano di non avere subito perso­nalmente alcuna forma di pressione. Bastano poche testimonianze, tanto sono simili l'una all'altra. 

"Sono sempre stata iscritta alla Democrazia cristiana e poi a tutto quello che si è succe­duto fino ad oggi al Pd, però ho sempre avuto ben chiara la differenza tra sindacato e partito, non mi sono mai sentita condizionata e non ero una moderata. Certo ci si confrontava, ma ritengo che a Milano interventi significativi dei partiti sulla Cisl non ci siano mai stati". (Alber­ti) 

martedì 3 novembre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 5

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 5 (di 6): Gruppi extraparlamentari, Terrorismo.

Gruppi extraparlamentari

Durante il periodo delle grandi contestazioni e poi dell'autunno caldo si presentano sulla sce­na politica e nei luoghi di lavoro nuovi soggetti che fanno del radicalismo sociale, politico e rivendicativo il loro tratto distintivo. Inizialmente davanti ai cancelli delle fabbriche arrivano gruppi di studenti lanciando lo slogan "studenti, operai uniti nella lotta", poi però il movi­mento studentesco si politicizza sempre di più lasciando spazio ai gruppi extraparlamentari da Lotta comunista a Servire il popolo, da Avanguardia operaia a Lotta continua a Potere operaio e via dicendo. 
Contemporaneamente nel Paese emerge lo spettro del terrorismo, quello nero stragista e quello delle Brigate rosse, che pretendono con le loro azioni criminali di rappresentare la punta più avanzata del movimento operaio. I lavoratori, seppure con qualche iniziale incer­tezza, sapranno respingere questa pretesa.

lunedì 2 novembre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 4

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 4 (di 6): Si amplia la contrattazione, cambiano i contenuti. Risposte padronali 

Si amplia la contrattazione, cambiano i contenuti

L'azione sindacale nei primi anni Settanta prosegue intensa. La contrattazione aziendale è ormai un patrimonio diffuso che investe anche le aziende più piccole e ambiti che fino ad allora ne erano stati esclusi. Ovunque nascono i nuovi consigli di fabbrica che sostituiscono definitivamente le commissioni interne. I delegati imparano a guidare le vertenze. Parte la stagione delle "riforme" della casa, della sanità, delle pensioni, mentre la contrattazione esce dai ristretti confini della fabbrica per occuparsi dei bisogni dei lavoratori sul territorio. Si avviano le vertenze per gli asili nido, le mense interaziendali, i trasporti, le scuole profes­sionali, le 150 ore. 

"Nei primi anni Settanta nella contrattazione si inseriscono nuovi temi fra cui le 150 ore, l'l% del monte salari da utilizzare per gli asili nido e le mense aziendali. Altro tema che si stava affermando era quello dell'ambiente di lavoro e della sicurezza. Nel contratto del 1973 si pose anche il tema dell'informazione sulle prospettive dell'impresa.