sabato 31 ottobre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 3

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 3 (di 6): Unità sindacale, La Cisl rischia di dividersi, Lo Statuto dei lavoratori.

Unità sindacale 

C'è un clima nuovo nei luoghi di lavoro. Le lotte si fanno insieme, c'è voglia di cambiamento, si costruisce l'unità. Ovunque è un fiorire di iniziative unitarie, ogni vertenza aziendale, ogni battaglia per il rinnovo di un contratto nazionale viene condotta sotto le insegne di Cgil, Cisl e Uil. La Lombardia si muove decisa lungo questa strada, si superano antichi contrasti, diffiden­ze. Anche nelle aree di maggiore resistenza vince la spinta alla costruzione di un sindacato unitario. 

"L'idea dell'unità era molto sentita. La nostra era una generazione nuova, che non ave­va vissuto le scissioni e ci sembrava ovvio muoverci unitariamente, i problemi erano gli stessi, non vedevamo grande differenze". (Vallini)

giovedì 29 ottobre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 2

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 2 (di 6): Il vento del cambiamento soffia anche in casa Cisl.  

Il vento del cambiamento soffia anche in casa Cisl

E qualcosa di nuovo si va costruendo anche dentro la Cisl. Si deve cambiare la società cam­biando se stessi, il modo di fare sindacato, innovando lo spirito che anima l'azione di ope­ratori e dirigenti. Mentre crescono le battaglie unitarie, un tema è particolarmente sentito dentro la confederazione: quello dell'autonomia e dell'incompatibilità tra cariche sindacali e cariche politiche. La Cisl in quel momento conta una nutrita componente di sindacalisti eletti in Parlamento nelle file della Democrazia Cristiana, oltre a tantissimi dirigenti con incarichi nelle amministrazioni locali e negli enti pubblici. E' tempo di dire basta a questa situazione. Il confronto dentro l'organizzazione si fa aspro. I primi a muoversi sono i giovani.

"Il congresso del '69 ha sancito definitivamente la separazione tra attività sindacale e influenze della politica. L'incompatibilità era partita ancora prima. Ricordo un episodio, pen­so fosse il '64, ci avevano invitato per un dibattito con un ragazzo della Firn e una ragazza della Fuci: siamo andati in via Conciliazione nella sede della Fuci e abbiamo fatto un volanti­no.

martedì 27 ottobre 2020

Gli anni caldi della Cisl in Lombardia 1

Pubblicazione realizzata in occasione dell'Assemblea programmatica e organizzativa della Fnp Cisl Lombardia, 20.21 ottobre 2015. Materiali preparatori del volume "Impegno e passione", Bibliolavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016. In questa parte 1 (di 6): Fedeli alla Cisl, Coloro che hanno fatto la Cisl. 

Fedeli alla Cisl

"Non ero convinto, ma se l'organizzazione aveva deciso io sostenevo la scelta della Cisl". "Non ero d'accordo sul percorso di scioglimento della Fim che si stava realizzando per co­struire il sindacato unitario. Però non ho mai contestato questa scelta perché la mia lealtà nei confronti del gruppo e della cordata era assoluta". "Quando l'organizzazione nazionale proclama uno sciopero noi possiamo avere tante idee nella nostra testa, ma quello deve essere sostenuto, poi eventualmente si possono contestare le scelte ed esprimere le nostre ragioni". 
Fedeli alla Cisl, all'organizzazione, alle sue scelte, anche quando non sono capite o condivise. Una fedeltà da non confondere, però, con l'opportunistico schierarsi dietro i gruppi dirigenti. Siamo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, gli anni caldi del sindacato italiano.

martedì 20 ottobre 2020

La Cisl nel 2017

L’anno del XVIII congresso che conferma la leadership di Annamaria Furlan. Contributo pubblicato ne l'Annuario del lavoro 2017 

Definitiva conferma della leadership di Annamaria Furlan, scelta per la tutela delle persone nel lavoro e non solo del posto, apertura di una riflessione su alcuni temi cardine della cultura cislina, impegno a proseguire unitariamente le battaglie sindacali, deciso rilancio della proposta di un nuovo patto sociale tra lavoro, imprese e governo. Questo, in estrema sintesi, il 2017 della Cisl. L’anno del XVIII congresso. 

Un anno iniziato tra aspre tensioni. Gennaio ha visto infatti la non facile decisione di commissariare la Funzione pubblica, la forte categoria del pubblico impiego dove sono state riscontrate irregolarità nel tesseramento, commissariamento giunto dopo quello dell’ottobre precedente dell’Unione regionale della Campania. Decisione che ha provocato una frattura dentro la segreteria confederale con il voto contrario di Maurizio Bernava, Giuseppe Farina e Giovanni Luciano e l’opposizione di alcune importanti categorie. 

giovedì 15 ottobre 2020

Una favola che dura ancora

"Gli Otp. Ovvero, analisi semiseria di duemila anni di storia sindacale". Saggio pubblicato sui Quaderni dell'Osservatorio sindacale, Milano, 1997

C'erano una volta,... 

e ci sono ancora, uomini e donne che ad un certo punto della loro esistenza si accorgono che le condizioni in cui vivono non gli vanno più bene e decidono di cambiarle. Per cambiare, però, non partono per Puerto Escondido, non aprono una birreria sulle rive del Topomac, non si convertono al pensiero del Sai Baba. No, non sono tipi di questo genere, a loro piace organizzarsi, mettersi alla testa, lottare, cambiare insieme, insomma: amano farlo in gruppo, in bella compagnia! 

Chi sono? Innanzitutto non ci si deve fare ingannare dalle apparenze, non dobbiamo pensare a chissà quali mostri strani. In realtà, scorrendo il loro identikit, scopriamo che sono simili a molti altri piccoli borghesi che incontriamo nelle code lungo le strade, sulla Mi-Ve, Mi-To, Mi-Laghi, Tangenziale Est, Tangenzialina,

lunedì 5 ottobre 2020

Radio e televisione

Contributo pubblicato nell'ambito del volume "Comunicando. Prime regole per informare, spiegare, coinvolgere". Scuola permanente Federazione nazionale pensionati Cisl, Roma, 1998  

Fare televisione

Il mezzo. La televisione è un mezzo freddo, offre pochi dati e quindi favorisce un alto livello di partecipa­zione o di completamento da parte del pubblico, sti­molando il coinvolgimento emotivo. Raggiunge un elevato numero di persone e ciò che comunica è generalmente percepito come impor­tante. Massimizza l’efficacia combinando suoni e immagine.

Gli obiettivi. Occorre individuare con precisio­ne gli obiettivi della nostra iniziativa di comunicazio­ne e verificare se il mezzo televisivo sia effettivamen­te lo strumento più adatto per raggiungerli.

Il target. A chi ci rivolgiamo? Chi è il nostro pubblico? La corretta individuazione del target ci permetterà di definire i linguaggi da usare e i ritmi della nostra produzione. La messa in onda terrà conto della probabilità di “intercettare” proprio quel pub­blico, in quell’orario.

venerdì 2 ottobre 2020

La Cisl nel 2016

Le difficoltà del rapporto del sindacato con il governo, costretto ad abbandonare la deleteria teoria della disintermediazione sociale. Contributo pubblicato ne l'Annuario del lavoro, Roma, 2016 

Nel diario sindacale del 2016 l’anno andrà certamente indicato come quello della ripresa del confronto tra governo e Cgil Cisl Uil. Sui piatti della bilancia che pesano le ragioni della svolta possiamo mettere da un lato il rilancio dell’iniziativa sindacale unitaria e dall’altro le esigenze di un esecutivo in evidenti difficoltà nel rapporto con gli elettori. Senza nulla togliere al valore delle molte mobilitazioni sindacali, dagli insegnanti ai pensionati, dai metalmeccanici ai pubblici dipendenti, probabilmente il braccio pende maggiormente dalla parte dei problemi del governo. Gli ostacoli che Matteo Renzi ha incontrato sulla strada delle riforme e il bisogno di allargare il consenso intorno al Si al referendum di fine anno sono state molto probabilmente la molla principale che ha spinto verso la svolta nelle relazioni sindacali. Un percorso che la Cisl ha sostenuto con convinzione. Peraltro, la consapevolezza della necessità di riaprire un confronto più ravvicinato con le parti sociali stava maturando da tempo e già lo scorso anno il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a una domanda esplicita sull’opportunità di avviare un tavolo con Cgil, Cisl e Uil, rispondeva che il governo era ben cosciente e che aspettava solo il momento più utile per invertire la rotta.

giovedì 1 ottobre 2020

Mass media e contrattazione. Questione di marketing

Contributo pubblicato nel volume "Contrattare è il mio mestiere. Un'analisi quantitativa e qualitativa delle fiere della contrattazione collettiva 2010 e 2011 promosse dalla Cisl Lombardia". Osservatorio della contrattazione collettiva, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2012

    Promuovere le idee e i prodotti migliori, verificarne la concreta applicazione, spingere per la loro massima diffusione. Sono i principali obiettivi di ogni manifestazione fieristica. Terminata l’epoca delle Campionarie, la specializzazione è elemento determinante per il successo delle iniziative. Ma se il prodotto da “vendere” è la contrattazione di secondo livello, valgono le stesse regole? E come si sviluppa il marketing per il lancio di un modello di accordo aziendale o di un’intesa territoriale?

Quando la Cisl Lombardia ha immaginato l’organizzazione della prima Fiera della contrattazione a Sesto San Giovanni, nel maggio del 2010 sui grandi mezzi di comunicazione imperversava un dibattito intorno alla falsa alternativa tra contratto nazionale e contratto aziendale, quasi che uno escludesse l’altro. Cosa significasse davvero la contrattazione decentrata, quale valore partecipativo esprimesse e quali contenuti sviluppasse era aspetto di poco conto, non meritevole di particolare attenzione.