giovedì 30 aprile 2020

MARIO IRIDILE 1 - Fisba, Cisl - Mantova

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

Sono nato a Verona il 27 maggio 1936, primo dei 4 figli di Margherita e Giovanni, quest’ultimo scomparso. La nostra era una famiglia  povera: la storia della mia infanzia è infatti abbastanza tribolata. I primi anni di vita li ho trascorsi in collegio, tra Verona e Salò sul lago di Garda. Di salute gracile – all’epoca si mangiava poco e male essendo in piena guerra - rientrai in famiglia agli inizi del 1944. I miei si erano stabiliti a Mantova: ricordo che abitavamo in un monolocale in città, insieme ai nonni paterni, lui di area popolare, lei socialista. Mio padre, essendo antifascista, ebbe non pochi problemi a trovare lavoro perché non voleva prendere la tessera del partito. Mia madre, invece, forse perché aveva lavorato come domestica a Roma, mentre io ero in collegio, era di idee monarchiche. 

PIERFRANCO GOZZA - Falck – Vobarno (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato a Vobarno il 26.9.1930 dove abito ancora oggi. Ho lavorato alla Falck del mio paese per 36 anni consecutivi. Sono entrato il primo settembre del ‘47 attraverso  la scuola professionale dell'azienda dove ho fatto un corso di disegnatore e aggiustatore meccanico. Eravamo in quaranta allievi poi, anche grazie all'intervento della commissione interna, che era composta da commissari vecchio stampo usciti dalla resistenza, siamo entrati tre, quattro ragazzi al mese. Ho lasciano la Falck nell'agosto dell'83.
Ho sempre fatto l'aggiustatore meccanico e quando sono andato in pensione ero operaio di quinto livello.
Anche mio nonno ha lavorato in Falck ed è stato capo sezione in trafileria.

mercoledì 29 aprile 2020

BENITO BENEDINI - Presidente Federchimica

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono entrato in Aschimici nel 1971 o ‘72, nel settore inchiostri da stampa. Allora l'associazione era divisa in tanti gruppi merceologici e dopo poco tempo sono stato nominato presidente del gruppo e ho iniziato a partecipare alla vita di Aschimici. Presidente era Fulvio Bracco, c'erano i rappresentanti di Montedison e, tra gli altri, era vicepresidente Leopoldo Varasi che si interessava soprattutto della parte sindacale. Alle riunioni intervenivo spesso sui vari temi di cui si discuteva e questo mi ha posto in evidenza, così un giorno Fulvio Bracco mi ha comunicato che avevano deciso di inserirmi nel consiglio direttivo di Aschimici. Avevo 38 anni e allora era molto difficile entrare in questi organismi. Io ho accettato e mi fu affidata la parte sindacale. 

GIOVANNI BIANCHI - Acli - Sesto San Giovanni (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Dall’oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d’Italia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Giovanni Bianchi vive a Sesto San Giovanni, dove è nato nel 1939. Intellettuale e uomo politico, cattolico per formazione e impegno, è attore e testimone diretto delle vicende sestesi, dove è stato anche consigliere comunale, eletto nelle liste della Democrazia Cristiana. Presidente prima delle Acli lombarde e poi di quelle nazionali, è stato presidente del Partito popolare nella fase più travagliata dell’esperienza politica dei cattolici italiani. Dal 1994 al 2006 è stato deputato al Parlamento e attualmente è responsabile dei Circoli Dossetti di cultura e formazione politica.
Giovanni Bianchi si definisce “operaista bianco”. Suo padre lavorava alla Falck, alla manutenzione dei forni.

martedì 28 aprile 2020

ALESSANDRO PASTORE - Cisl - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

I fascisti li ho conosciuti fin da piccolo, perché nella casa di ringhiera di Milano dove abitavo c’era la sede della Ronchi, una delle prime squadre nere della città. Era in via Panfilo Castaldi 32, la strada che univa corso Buenos Aires con la vecchia stazione centrale, in un quartiere relativamente nuovo. Lì sono nato il 19 febbraio 1916 e nel ‘17 mio fratello. Con noi, oltre ai miei genitori, viveva una nonna.
La mia era una famiglia socialista. Mio papà è morto nel ’19, quando avevo tre anni. Era un operaio specializzato, lavorava alla Stigler ed era iscritto alla Fiom. Era originario del Piemonte e prima di venire a Milano era emigrato in Argentina.

ANNA GILBERTI - Eredi Gnutti Metalli – Lumezzane (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nata a Villa Carcina il 28.2.50. Ho studiato fino alla terza media. Avevo 19 anni quando sono stata assunta come operaia alla Eredi Gnutti Metalli. Appena entrata in azienda mi hanno messo su una macchina per trafilare il filo. La Gnutti era una fabbrica leader, e ci lavoravano settecento persone. Era l’unica azienda di Lumezzane che non produceva ne rubinetti ne posaterie, ma semilavorati di rame e ottone che poi vendeva alle fabbriche della zona. C’erano reparti di fonderia e prima lavorazione.  Prima ho lavorato in un’officina dove c’erano solo cinque persone e il sindacato non era presente.

lunedì 27 aprile 2020

GIANBATTISTA CAVAZZUTI 1 - Fim nazionale, Cese Bruxelles

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006 

Sono nato a Modena il 16 settembre 1930, primogenito di 9 figli. Mio padre, Alfonso, era medico condotto, mentre mia madre, Marta Giuffredi, ha insegnato matematica fino al matrimonio, quando ha dovuto lasciare il lavoro per dedicarsi alla numerosa famiglia. Ho abitato a Modena fino al 1943 poi a causa della guerra siamo stati costretti a scappare a Sorbara da sfollati, in una vecchia casa di proprietà della famiglia del papà, che era numerosissima. In sostanza, vivevamo ammonticchiati gli uni sugli altri. Poco prima del termine della guerra siamo tornati in città, nella nostra casa, che nel frattempo era stata lesionata dai bombardamenti. 
A Modena, salvo il periodo trascorso fuori città per la guerra, ho compiuto quasi tutto il mio percorso di studi: ho fatto le elementari presso le Suore di Carità, le medie dai Salesiani e il liceo in una scuola pubblica. Dopo le superiori mi sono anche iscritto all’università ma poi ho abbandonato per seguire l'impegno politico e sindacale.

MARCO COMINASSI - Armi Beretta – Gardone Val Trompia (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato a Gardone Val Trompia il 26.12 del 1930, vivo ancora a Gardone. La mia famiglia è una famiglia storica del posto. Si ricorda Nazareno Cominassi del 1500/1600. Sono sposato con due figli, un maschio e una femmina. La femmina è sposata e ho una nipotina. Il figlio no, è un insegnante di matematica, è ancora in casa, si avvicina ai 40 e pare non se ne voglia andare, visto che si trova bene con noi.

domenica 26 aprile 2020

EGIDIO BRESCIANINI - Marzoli Spa – Palazzolo sull'Oglio (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono il 28.3.47 a Pontoglio e abito lì. Ho studiato fino alla quinta elementare e dopo ho frequentato l’avviamento serale. Sono stato assunto alla Marzoli a 15 anni. Appena entrato in azienda ho fatto poco più di un anno di apprendistato, poi sono stato scelto insieme ad un gruppo di persone per partecipare ad un corso interno di elettromeccanica per le macchine tessili guidato da un ingegnere e un perito. Ho imparato a capire gli schemi elettrici, il disegno meccanico, le regole della pneumatica.

BEPPE NAVA - Artigiano rilegatore - Brescia

Sintesi dell’intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Il beato fumatore. La curiosa storia della scuola bottega di Beppe artigiano”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1998

Beppe
Beppe impianta il suo laboratorio in un locale dell’appartamento che gli ha dato don Pietro, parroco di San Giovanni. Ha quasi quarant’anni ed è occupato come rilegatore nella tipografia della casa editrice La Scuola, però possiede già tutte le attrezzature indispensabili per lavorare in proprio. Dopo due decenni passati sui banconi della grande fabbrica si prepara al grande salto.
E’ un amore, quello per i libri, che viene da lontano. Il mestiere lo impara dal fratello maggiore, tipografo. Ma il suo è un rubare qua e là i segreti dell’arte di rilegare libri. Ovunque ce ne sia l’opportunità, si dà da fare per rimettere a nuovo libri antichi.

sabato 25 aprile 2020

ELIO BIANCHI - Gs Gnutti Sebastiano & Figli – Lumezzane (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, di Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato il 12 gennaio 1947 a Lumezzane. Ho fatto le tre professionali dopo la quinta elementare. Ho iniziato a lavorare che non avevo ancora 15 anni. La mia prima esperienza di delegato l’ho fatta a ventuno anni, finito il militare, e da allora ho sempre fatto il delegato. Sono stato membro del direttivo e dell’esecutivo provinciale della Fim.
Ho sempre lavorato alla Gs, sono uscito dopo trentasei anni e mezzo, sei anni fa.

MAURO MININI - Restauratore - Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Il beato fumatore. La curiosa storia della scuola bottega di Beppe artigiano”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1998

Maestro artigiano
Mauro Minini è falegname, titolare, insieme al fratello, di un laboratorio di restauro. La sua storia è come quella di molti altri artigiani che accolgono i ragazzi della scuola, trasmettendo concretamente, attraverso il lavoro, la loro esperienza e le loro conoscenze.

venerdì 24 aprile 2020

STENO MARCEGAGLIA - Gazoldo degli Ippoliti - Mantova

Intervista realizzata in occasione della pubblicazione del libro “Angeli senza ali. Morti bianche e sicurezza sul lavoro. Il caso Lombardia”, a cura di Costantino Corbari e Angelico Corti, Edizioni Lavoro, Roma, 2008


Gruppo Marcegaglia. Progetto infortuni zero
L'accordo è frutto di un modello di relazioni sindacali partecipativo che si è consolidato nel corso degli anni nel gruppo Marcegaglia, azienda metallurgica leader nel mondo nel settore della trasformazione dell'acciaio.
Un’azienda costruita a immagine e somiglianza del suo fondatore, Steno Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del gruppo, che si dimostra molto attento al problema degli infortuni e della sicurezza sul lavoro. 
Anche se non nasconde i limiti di ogni azione di prevenzione «perché - sostiene - la distrazione è sempre in agguato».

GIUSEPPE VISCARDI - Catenificio Regina – C. Lombardone (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Sono nato il 16.8.1938 a Cernusco bombardone, dove abito ancora oggi. Ho iniziato a lavorare in corso Italia a Milano, alla ditta Redaelli, che faceva macchine impastatrici, nel 1953, per 4, 5 anni. Piccola fabbrica di 30 persone poco sensibilizzata dal punto vista sindacale.
In casa si parlava di sindacato, della vita politica, della chiesa, ima famiglia in cui il papà ha dato dei buoni consigli generali di base e tutti i fratelli ne hanno tratto le conseguenze con un impegno personale.

giovedì 23 aprile 2020

FRANCO CASTREZZATI - Fim, Cisl - Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

 La mia è una famiglia contadina, di mezzadri. Abitavamo a Cellatica, in provincia di Brescia, dove sono nato il 21 aprile 1926. E’ a soli sette chilometri dalla città, ma a quell’epoca sembrava lontana e io sono andato per la prima volta a Brescia a dieci anni, per la cresima. 
In casa eravamo papà, mamma, tre fratelli e una sorella. Altri due fratelli sono morti piccoli. I genitori erano gente cattolica, di grande fede. Hanno influito sulla mia formazione non solo religiosa, ma anche politica. Di quegli anni ricordo alcuni momenti che mi hanno segnato profondamente e spiegano la mia avversione al fascismo. 
Mio papà si è fatto cinque giorni di carcere a causa mia. Un giorno, ripetendo una frase che avevo colto in casa e di cui non conoscevo il significato, ho urlato al nostro asino, che non si voleva muovere: <<hai la zucca più dura di quella di Mussolini>>. Qualcuno ha sentito e i fascisti lo hanno arrestato.

GINO VILLA 1 - Vismara - Casatenovo (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nato a Casatenovo il 19 agosto del 1927 e li residente. Sono entrato in Vismara il 2 settembre del 1946 e mi sono iscritto subito al sindacato. Sono stato assunto come impiegato nell'ufficio personale. Nel 1955 ho dovuto lasciare l'ufficio personale per incompatibilità con l'attività sindacale e sono stato trasferito alla Vister, Vismara terapeutici. Dopo 40 anni di Vismara sono andato in pensione a fine 1985.
Quelli più anziani di me raccontavano dei raggi che esistevano durante la guerra, ma quando io sono entrato non c'erano più. Il sindacato era già una presenza strutturata. All'inizio la maggioranza era comunista, poi i rapporti si sono completamente modificati e la corrente cristiana aveva una grande maggioranza nella commissione interna. Nella seconda metà degli anni cinquanta in commissione interna eravamo 7 della Cisl e 2 della Cgil.

mercoledì 22 aprile 2020

FAUSTINO BIANCHETTI - Om Iveco - Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Memorie in tuta blu. Gli anni caldi dei metalmeccanici bresciani”, Edizioni Lavoro, Roma 2005

Sono nato il 13 maggio 1950 a Roncadelle, un paese della provincia bresciana di tradizioni prevalentemente agricole.
Ho iniziato ad avvicinarmi ad alcuni movimenti di carattere formativo che mi hanno profondamente segnato e sono le Acli e l’Azione Cattolica. Provengo da una famiglia in cui il papà, che è morto nel ’63, nonostante in quel momento avessi solo 13 anni, mi aveva già profondamente segnato, spingendomi verso un interesse per il sociale. Mio papà era molto sensibile e disponibile sui temi che riguardavano la condizione contadina ed era stato responsabile di lega.

REMO VIGANO’ - Fiom, Cgil - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato a Lecco il 29.7.1929. Ho cominciato a lavorare a 10 anni in una fabbrichetta di Lecco, anche con lavoro a domicilio, e poi nel 1945 sono entrato in una piccola azienda, sempre a Lecco, al Seminario, prendendo il posto di mio fratello che era morto in guerra. Ho il titolo di studio di 5^ elementare. Si producevano macchine per fare candele. L'unica che c'era in alta Italia. Un bellissimo lavoro. Il principale di questa fabbrica era uno dei caporioni fascisti di Lecco, ma un brav'uomo. Era uno che faceva lavorare, a cui piaceva lavorare, ma aveva anche la passione del gioco delle carte. Aspettava che arrivasse l'orario per cambiarsi e correre a giocare al bar a giocare. Non voleva che ci si fermasse a fare gli straordinari, anzi, per lui otto ore erano già troppe. 

martedì 21 aprile 2020

MONS. BRUNO FORESTI - Vescovo di Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Il beato fumatore. La curiosa storia della scuola bottega di Beppe artigiano”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1998

Un testimone
La scuola bottega di Brescia ha saputo coniugare un piano pastorale, nato come esigenza di dare risposta ai problemi di un quartiere e dei suoi giovani,  ad un progetto culturale che mirava a dare continuità ai mestieri  artigiani che da sempre hanno caratterizzato il Carmine. Il risultato è stato una scuola: laica nella  concezione, cristianamente ispirata nei valori.
Tra le testimonianze più significative di questa esperienza c'è quella di monsignor Bruno Foresti, da quindici anni vescovo di Brescia. 
Il lungo colloquio che ho avuto con lui testimonia il valore del cammino compiuto insieme da Beppe e don Faustino. Eccolo.

MARCO VALSECCHI - Sae - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Sono nato il 8.11.1936 a Lecco. Ho lavorato sempre alla Sae di Lecco.
Azienda di carpenteria per il trasporto dell’energia elettrica, cioè pali della luce, centrali elettriche. La maggior azienda di Lecco città, nata nel 1938, che ha toccato una punta di 1.660 occupati. Oggi ridotta a circa 180.

lunedì 20 aprile 2020

GIUSEPPE ARCHETTI - Fonderie Glisenti - Villa Carcina (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Non serve stare sui tetti. Il sindacato della contrattazione e della responsabilità”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2014

Meno pause, più lavoro
Giuseppe è delegato Fim alle Fonderie Glisenti di Villa Carcina. Lavora lì da undici anni, ma la scelta di impegnarsi in azienda è maturata meno di tre anni fa. In quella fabbrica la Fiom aveva sempre avuto la maggioranza e, nonostante i forti scricchiolii che la crisi faceva ormai sentire un po’ ovunque, aveva deciso di chiamare i lavoratori ad un duro confronto con la proprietà per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Ma ottanta ore di sciopero nell’autunno del 2009 non avevano portato a nulla. Nel frattempo anche in Glisenti era arrivata la cassa integrazione e l’azienda annunciava l’intenzione di ridurre gli organici.

GIOVANNI VALSECCHI - Filca Cisl – Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato a Calolziocorte il 2.10.1929 e vivo ancora lì. 
Sono diventato sindacalista a tempo pieno nel 1969. Prima esperienza di lavoro nel gennaio 1944 alle Fonderie Brambilla di Calolziocorte, una fonderia di getti speciali di seconda fusione dove ho fatto le prime battaglie sindacali. Dopo l'attentato a Togliatti e con la nascita della Cisl inizialmente incontrammo molte difficoltà nelle fabbriche, venivamo catalogati come servi del clero e dei padroni. 

domenica 19 aprile 2020

ANGELO FACCOLI - Lucchini Rs – Lovere (Bg)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “La fabbrica sul lago. Conflitto e partecipazione alla Lucchini di Lovere: impresa e sindacato nel comprensorio Camuno sebino”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2007

Conflitto, contrattazione e partecipazione: è questo il modello sindacale che ha assicurato il futuro industriale della Sidermeccanica di Lovere e di molte altre realtà industriali del comprensorio. Le modalità di gestione delle ristrutturazioni e delle riorganizzazioni aziendali sono state la dimostrazione concreta del senso di responsabilità e della consapevolezza fatte proprie dalla maggioranza dei delegati sindacali.

GERARDO SESANA - Caleotto - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato il 6.5.1934 a Lecco. Ho cominciato a lavorare nel dicembre 1946 nell'acciaieria del Caleotto, dove ho sempre lavorato fino all'età della pensione, salvo gli ultimi 4 anni in cui ho lavorato come distaccato al sindacato. 

sabato 18 aprile 2020

LORENZO CANTU’ 1 - Fim, Cisl – Milano, Monza

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia”, a cura di Guido Baglioni e Costantino Corbari, Edizioni Lavoro, Roma, 2006

Ho sempre vissuto a Ronco Briantino dove sono nato il 16 luglio 1927 e dove abito ancora oggi. In famiglia eravamo in cinque, e solo mio papà lavorava. Era un contadino a mezzo tempo, occupato di notte come guardia notturna in un’azienda tessile e di giorno nei campi. La mamma era casalinga. Ho frequentato le elementari in paese e a conclusione della quinta la maestra voleva che proseguissi gli studi, ma in casa c’era bisogno che andassi a lavorare al più presto, così i miei genitori hanno scelto per me la scuola professionale. Mi hanno iscritto alla scuola “Ercole Marelli” di Sesto San Giovanni.

GIACOMO RUSCONI - Riva – Suello (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nato a Valmadrera il 24.5.1926. Ho cominciato a lavorare a 14 anni in una piccola azienda a Valmadrera doveva costruivano catene, li sono rimasto fino a quando sono stato deportato in Germania nel 1943. Era un lavoro pesante, davanti al fuoco, un operaio con il martello e due con la mazza. 

venerdì 17 aprile 2020

GIACOMO DANESI - Restauratore – Calcinato (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Il beato fumatore. La curiosa storia della scuola bottega di Beppe artigiano”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1998

La bottega del maestro
Giacomo Danesi è stato un allievo del secondo corso della scuola bottega. Dopo diverse esperienze di lavoro, da pochi mesi ha rilevato il laboratorio di restauro del suo maestro e ora ne continua l'attività.

EGIDIO PROSERPIO - Officine di Costamasnaga – Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato il 4.5.1922. Ho sempre lavorato nella stessa ditta le Officine di Costamasnaga. Quando sono entrato, nel 1941, eravamo in 650. 
I raggi erano stati costituiti per organizzare un presenza dei cattolici nelle fabbriche. Erano una presenza ecclesiale. Che quella fosse la forma per evitare il controllo dei fascisti, io non me ne rendevo conto, evidentemente stavano preparando il 25 aprile e allora ci hanno buttato dentro. 

giovedì 16 aprile 2020

DINO ANDREAZZA - Montedison, Centro ricerche - Bollate (Mi)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Sono perito chimico. Ho lavorato per 35 anni in Montedison, al Centro ricerche di Bollate. Sono stato assunto nel 1963. In quel momento l’impianto si chiamava Sicedison, poi è diventato Montecatini Edison e quindi Montedison.

GIUSEPPE PEREGO - Carniti – Oggiono (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Ho iniziato a lavorare a 12 anni alla Righetti, fino a 14 anni. Poi sono entrato alla Carniti fino a 19 anni, quando sono andato militare. Sono stati anni molto duri per noi ragazzi, perché a mio giudizio il Carniti non era una persona umana. Se mentre lavoravo si rompeva una punta, me la faceva pagare. C'erano delle quindicine o dei mesi in cui non prendevamo neanche la metà dello stipendio. Ci veniva trattenuto per pagare i danni fatti, che in realtà erano cose che succedevano nel lavoro normalmente. Sono stato soldato un anno in Grecia. Due anni di prigionia in Germania.

mercoledì 15 aprile 2020

MARIELLA PANZERI - File - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995
  
Sono iscritta alla Cisl da 40 anni. Ho lavorato 32 anni alla File, sono entrata nel ‘59 e sono uscita a fine ‘90. Abito a Cairate e sono nata a Cremona. Sono arrivata lì da piccola.
Il primo contatto con la Cisl l'ho avuto perché inizialmente ho lavorato in una piccola fabbrichetta nei dintorni di Garlate. 

PAOLO NARDINI 1 - Fim, Cisl - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nel 1961 segretario della Fim. Segretario dell'Unione dal ‘69. Segretario regionale nel ‘76. Preparato dalla Cisl per essere un contrattualista del P su H, attraverso un corso annuale di esperti di contrattazione al Centro studi Cisl di Firenze.

lunedì 13 aprile 2020

ANNAROSA BOSSONI - Orologiaia – Salò (Bs)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Il beato fumatore. La curiosa storia della scuola bottega di Beppe artigiano”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1998

Orologiaia per passione
Annarosa Bossoni è un’ex allieva della scuola bottega, di mestiere orologiaia.  Nata il 17 dicembre del ‘67 a Salò, ha frequentato il primo anno di corso nel 1981. Sette anni più tardi, al paese natale, ha aperto un laboratorio di orologeria.
Nel negozio, insieme a molti altri attestati, è esposto il diploma di frequenza  rilasciato dalla scuola bottega nel 1984.

LUIGI BOFFI 1 - Filca, Cisl - Milano

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Impegno e passione. Gli anni caldi della Cisl in Lombardia”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2016

Sono nato il 16 luglio 1942 a Desio. Dopo le tre commerciali sono andato a lavorare, ma più avanti ho ripreso a studiare e mi sono diplomato ragioniere al Carlo Cattaneo di Milano serale. Il papà era un brianzolo e la madre di Paderno Dugnano, il papà era un falegname e la mamma lavorava come tappezziere, erano legati al mondo del mobile perché nella nostra zona erano tutti occupati nel settore. 

sabato 11 aprile 2020

ALFREDO MARELLI - Fim, Cisl - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nel 1984 ero segretario dei metalmeccanici. Nella vicenda sui punti di contingenza e l'accordo di S. Valentino, lo scontro è sempre stato forte tra i gruppi dirigenti. Nelle fabbriche i delegati della Cisl non sostengono confronti di questa natura, allora come oggi, per gli accordi del giugno '92 e del luglio 93'. 

PIO GALLI - Caleotto Arlenico - Lecco

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Il capolavoro di Pio
Le fabbriche grandi erano una decina, quasi tutte metalmeccaniche. Vi lavoravano più di ottomila persone. Intorno alla città, lungo il lago e nella Brianza si contavano centinaia di piccole e medie aziende e una infinità di botteghe artigiane.
La guerra non aveva causato gravi danni: i bombardamenti avevano colpito soprattutto le vie di comunicazione. Per molte aziende, però, c'era il problema di riconvertire la produzione, da bellica a civile, e di adeguare gli impianti ormai invecchiati. Le macchine ricominciarono a girare subito. Il 2 maggio 1945, il giornale del Comitato di Liberazione di Lecco pubblicò un annuncio in prima pagina: "Ieri mattina, con il primo turno, gli operai hanno ripreso disciplinatamente il loro lavoro quotidiano". 
Trovare un posto non era un problema: gli operai che avevano lavorato a costruire materiale militare, gli uomini che erano fuggiti sui monti a combattere la guerra partigiana, i reduci cominciarono ad affollarsi davanti ai cancelli delle fabbriche.
C'era tra questi anche Pio, un giovane di Annone Brianza. A 18 anni, nel 1944, era entrato come partigiano nella 55A Brigata Rosselli. Due volte catturato, era sempre riuscito a fuggire. E ora cercava un lavoro.

venerdì 10 aprile 2020

PIO BARTOLOMEO GAGGIA detto MEO - Imec, Filta – Paderno D’Adda (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Sono arrivato al sindacato a tempo pieno nel febbraio "64. Qualche mese dopo ho sostituito Appiani che andava militare, a seguire i poligrafici e l'abbigliamento. Storicamente a Lecco le aziende dell'abbigliamento e quelle poligrafiche erano concentrate nella zona di Merate e chi seguiva un settore si occupava anche dell'altro. L'abbigliamento allora non era nella categoria dei tessili, ma era a se stante. Noi avevamo a Paderno d'Adda la Imec che occupava circa 1.200 lavoratori, una delle maggiori fabbriche del settore, leader nel settore della biancheria intima e della corsetteria.

MONS. TERESIO FERRARONI - Raggi bianchi, Acli - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nato a Gaggiano, Milano, il 8.12.1913. Ordinato sacerdote il 6.6.1936.
Laureato alla Gregoriana in diritto canonico. A Lecco dal 1940 al 1958. Prevosto di Sesto San Giovanni dal 1958. Vescovo ausiliario di Milano dal gennaio 1967. Dal principio del '66 alla fine del '70 in Curia a Milano, come provicario e come vescovo ausiliario. Quindi vescovo di Como per 18 anni.

giovedì 9 aprile 2020

PIERANGELO FARINA - Fim, Cisl - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato Lecco il 28.12.1938. Abitante Lecco. Ho cominciato a lavorare in piccole fabbriche, subito dopo le elementari, poi alla Badoni quando avevo 18 anni, nel ‘56, una delle fabbriche storiche di carpenteria. Lì molto velocemente sono diventato membro della commissione interna, probabilmente anche perché avevo avuto in commissione interna prima il fratello e prima ancora il padre. C'era una tradizione in famiglia. Anche se mio padre era molto più impegnato nelle Acli che nel sindacato. Faceva parte dei raggi bianchi. 

ADRIANO FARINA - Vismara - Casatenovo (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Sono entrato in Vismara nel 1946. Non ho mai potuto svolgere attività sindacale. Spiego il perché. Nel 1945 quando a Casatenovo un carabiniere è stato ammazzato dai partigiani. Allora c'è stata una reazione dei fascisti che per rappresaglia hanno fucilato quattro partigiani. 

mercoledì 8 aprile 2020

ANGELO CORTI - Badoni - Lecco

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono di Calolziocorte, dove ho sempre abitato, tranne una piccola parentesi a Lecco. 
Sono entrato alla società per azioni Antonio Badoni il 17 ottobre 1955. Mi ricordo il giorno giusto perché era giorno di paga e io quel giorno sono stato l'unico senza busta. 
Ho cominciato a lavorare a 14 anni e mezzo, dopo aver preso la licenza di avviamento industriale. E' stato un ingresso tipo di quel tempo e, in particolare, della Badoni. Il vecchio ing. Giuseppe Antonio Riccardo Badoni ci teneva a prendere i figli dei dipendenti.

CONSULTA PENSIONATI - Cisl - Lecco

Trascrizione testimonianze raccolte in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Colombo Carlo
Fiocchi - Lecco
Nei primi anni della Cisl, quando noi lavoravamo e loro stavano fuori ci chiamavano gli scelbini, servi dei padroni. Qualche volta ci picchiavamo, ma poco. Erano i tempi in cui per prendere i soldi delle tessere aspettavamo che i lavoratori ritirassero la busta paga e noi ci mettevamo li vicino. Qualche volta si andava in bagno.
Ho fatto parte della commissione interna, poi sono andato alla Fiocchi e anche li sono stato in commissione interna e sono andato in pensione nel 1985.

martedì 7 aprile 2020

LUIGI CORBETTA 1 - Vismara – Casatenovo (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Sono nato il 29.11.37 e sono entrato in Vismara nell'agosto del 1953, come operaio. Ho lavorato fino al 1992. Mi sono iscritto subito al sindacato, ma sono diventato un attivista alla fine degli anni '60 con la costituzione dei consigli di fabbrica.

sabato 4 aprile 2020

ENDRI BETTIGA - Moto Guzzi – Mandello del Lario (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995 

Sono nato a Colico il 10.11.1925. Ho lavorato inizialmente un paio d'anni in paese e poi ho fatto per 35 anni il pendolare alla Guzzi di Mandello. Sono entrato il 2 gennaio 1946 e ho lavorato fino al novembre del ‘79. Ho aderito subito al sindacato unitario. Sono stato eletto in commissione interna nel 1959, sono stato qualche anno anche nel consiglio di fabbrica. Ho fatto parte degli organismi provinciali della Fim e per 4 anni ho fatto parte dei probiviri della Cisl. Noi della Fim abbiano sempre avuto un ottimo collegamento con il sindacato fuori dalla fabbrica. Ero fresatore. Operaio qualificato. Lavoro di serie. 

CESARE BESANA - Vismara – Casatenovo (Lc)

Trascrizione testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lo sciopero di Giacomo. Un secolo di solidarietà operaia a Lecco e nel suo territorio”, di Costantino Corbari, Periplo Edizioni, Lecco, 1995

Nato a Barzanò il 3.7.1934, ho iniziato a lavorare alla Vismara a 14 armi, a fine '48. Noi eravamo sette fratelli, io ero il penultimo, di questi ne lavoravano solo due. 
La Vismara era un'azienda a ciclo completo. Dai mangimi, agli Rilevamenti, alla trasformazione. Era un'azienda leader nel settore. Entrare alla Vismara, allora, significava essere raccomandati, in particolare dai preti. Il filtro erano le parrocchie. I miei genitori erano cattolici, pur senza essere nella schiera degli eletti, ma mio padre era grande invalido di guerra e quindi sono riuscito ad entrare tramite il collocamento. Ma non fu una cosa facile, furono necessari diversi interventi e numerose lettere del collocamento all'azienda e una grande tenacia di mia madre. 

giovedì 2 aprile 2020

PIERO AGUS - Carbosulcis - Gonnesa (Ci)

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “L’idea del dialogo. Cultura del lavoro, contrattazione, relazioni industriali nella chimica italiana”, di Costantino Corbari, BiblioLavoro, Sesto San Giovanni (Mi), 2017

Ho iniziato a lavorare nelle imprese d'appalto di Portovesme, poi nel 1975 ho partecipato ai corsi di formazione per allievi minatori. Dopo due anni di corso, con una mobilitazione, nel 1977 abbiamo costretto la Carbosulcis, settore carbone, ad assumerci e sono rimasto in forza fino a quando sono andato in pensione. In miniera ero addetto alla sicurezza, facevo il grisumetrista, con il compito di misurare il grisou, oltre che verificare la sicurezza delle miscele esplosive, della ventilazione e dell'ambiente.

mercoledì 1 aprile 2020

FRANCO GHEZA - Acli - Brescia

Testimonianza raccolta in occasione della pubblicazione del libro “Lavoro e cristianesimo. Un problema aperto”, di Sandro Antoniazzi e Costantino Corbari, Jaca Book, Milano, 2019

Nato a Brescia il 12 gennaio 1938, dove  vive. Ha lavorato all'Ufficio studi e formazione della Cisl, è stato vicepresidente delle Acli provinciali. Ha iniziato a far politica a dieci anni e prosegue ancora oggi.