giovedì 12 settembre 2024

Recuperi. Lavoro al cinema: manca la speranza

 Il supplemento "è lavoro" del quotidiano Avvenire pubblica un editoriale di Costantino Corbari sul rapporto tra cinema e lavoro.

Supplemento ad Avvenire, Anno 4, Numero 23 - 11 giugno 2008


Il lavoro é tornato al cinema. In un'epoca in cui gli operai sono sostanzialmente assenti dai mezzi di comunicazione e strappano un po' di spazio solo quando perdono il lavoro per la chiusura di una fabbrica oppure perdono la vita per un grave incidente, è importante registrare questo ritorno di attenzione. Dopo quasi vent'anni di silenzio, segnali interessanti sono giunti prima dall'estero, in particolare attraverso le storie raccontate da Ken Loach, i fratelli Dardenne, Aid Kaurismaki e, più recentemente, anche dal cinema italiano che ha proposto una serie di lungometraggi di sicuro rilievo. La maggior parte di queste pellicole, però, ha evidenziato la difficoltà di molti autori ad uscire da certi stereotipi ideologici che caratterizzano la cultura del lavoro nel nostro Paese. 

Recuperi. Un articolo del 2008 sul quotidiano della Cisl

Il lavoro nel cinema. Una interessante iniziativa della Cisl Lombardia che sul proprio portale pubblica schede annuali sulle migliori pellicole

Conquiste del lavoro 16/17 - 2 - 2008

“Dimenticati da tutti”. Il grido di dolore degli operai della ThyssenKrupp è esploso con forza da Torino. Molti lo hanno raccolto e rilanciato. Alcuni ne hanno approfittato per un rapido e assolutorio atto di pentimento. I mezzi di comunicazione, il mondo della cultura, i protagonisti dello spettacolo hanno insistito sull’improbabile riproposta di una centralità operaia vecchio stampo. “Ci sono, eccome, gli operai. Ancora a milioni, ma sono trattati come se fossero quattro gatti”, afferma il regista Ugo Gregoretti, autore tra l’altro, nel 1969, del film “Apòllon una fabbrica occupata”.
Certo, gli operai sono rimasti lì, al loro posto di lavoro, a impegnarsi come sempre. Ma non sono più gli stessi di allora, è l’organizzazione produttiva, sono le fabbriche che sono cambiate. E’ il lavoro che non è più l’icona industriale che molti ancora immaginano.

martedì 3 settembre 2024

"Labour Film Festival”, il lavoro narrato attraverso il cinema. Di Christian Cabello - 3 Settembre 2024

L'incontro tra cinema e tematiche del mondo del lavoro nella ventesima edizione del "Labour Film Festival" descritto a Interris.it da Costantino Corbari, uno dei coordinatori dell'iniziativa


Il cinema, per tutta la storia contemporanea e fino ai giorni nostri, con il suo linguaggio universale in grado di superare ogni barriera sociale e culturale, è sempre stato uno strumento fondamentale per narrare la situazione sociale e le problematiche di ogni tempo.
Tra i temi di carattere sociale a cui il cinema ha dato e da un grande contributo, figurano indubbiamente il lavoro in ogni sua declinazione, i rapporti sindacali e, soprattutto, la condizione dei lavoratori.