giovedì 27 gennaio 2022

18 anni di Labour Film Festival

La newsletter della Fondazione Giulio Pastore
Roma, n. 3 - gennaio 2022

Si avvia a compiere diciotto anni il Labour Film Festival. Entrando nella maturità, la rassegna di cinema e lavoro, promossa da Acli e Cisl Lombardia, con il Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni, prosegue il suo cammino di serietà e impegno che l’ha portata ad essere l’appuntamento nazionale più significativo in questo ambito.

Il festival si svolge per tutto il mese di settembre nell’ex città delle fabbriche, con proiezione di corti, documentari e film di fiction. L’obiettivo degli organizzatori è quello di favorire la riflessione sul tema del lavoro attraverso lo strumento del cinema. Promuovendo la visione di film d’autore, pellicole di richiamo, ma anche di opere, in particolare documentari e corti, di ottima qualità, che faticano a trovare spazi e occasioni nelle grandi sale. Aiutati dal contributo di registi, attori, critici, oltre che di esperti e sindacalisti.

Il rapporto tra cinema e lavoro non è sempre stato felice, alternando negli anni fasi di maggiore o minore attenzione.

Certamente era più semplice raccontare il lavoro nell’età industriale, dove le relazioni tra mondo del lavoro e capitale erano ben definite e ideologicamente collocabili.

Ora lo scenario è profondamente mutato. Il lavoro tradizionale è diventato invisibile. I processi produttivi si sono scomposti e la classe operaia frantumata.

Così anche il cinema ha registrato la marginalizzazione del lavoro nella società, spesso cancellandolo dalle sceneggiature. Ma non mancano autori e opere pregevoli, che il Labour segue durante tutta la stagione selezionando i prodotti da proporre al pubblico nella rassegna autunnale.